Corriere dello Sport

LIVE

Bologna, il futuro parla Italiano

foto
Bologna, il futuro parla Italiano Getty Images
Ieri riunione fiume con gli agenti dl tecnico per il rinnovo contrattuale fino al 2028: c'è convergenza, per la firma restano da definire pochi dettagli

BOLOGNA - La fumata che è uscita attorno alle 16 di ieri da Casteldebole è stata di colore grigio con tante sfumature di bianco, di conseguenza sarebbe azzardato scrivere che Vincenzo Italiano ha allungato il suo contratto con il Bologna fino al giugno del 2028 e che a questo punto manca solo l’ufficialità, perché ancora non è così, certo è tuttavia che dopo l’incontro di ieri le due parti si sono notevolmente avvicinate, arrivando quasi a toccarsi. Tanto è vero che i capi rossoblù hanno aspettato fino a tarda sera una risposta da parte del tecnico, ma anche per la cena programmata sempre per ieri sera alle 20 a Palazzo Re Enzo tra società e squadra probabilmente il si o il «no, dobbiamo rivisitare qualcosa» arriverà tra oggi e domani. Come potete intuire, quello che fino a ieri era un carico di fiducia nonostante la richiesta molto importante da parte degli agenti dell’allenatore rossoblù per quanto riguarda la permanenza a Bologna di Italiano, al di là del contratto in essere che ha fino al 2026, ecco che è diventato ottimismo nel vero senso della parola, e attenzione, lo hanno evidenziato dirigenti che da una vita sono abituati a spaccare il capello in 4 e che prima di esternare il loro pensiero contano addirittura fino a mille, sapendo come in certe casi è opportuno «mai dire gatto fino a quando non è nel sacco», come ha sempre dichiarato quel saggio e grande allenatore che risponde al nome di Giovanni Trapattoni.

Bologna-Italiano, intesa reciproca 

Al nuovo vertice di ieri pomeriggio hanno preso parte le stesse persone che avevano partecipato all’altro, da una parte l’amministratore delegato Claudio Fenucci, il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il direttore sportivo Marco Di Vaio e dall’altra gli agenti-avvocati di Italiano, Francesco Caliandro e Diego Nappi. Ancora una volta l’incontro è andato avanti secondo quello che è il gioco delle parti ma al tempo stesso anche con grande serenità, come è normale che sia quando tutti vogliono arrivare allo stesso obiettivo, e cioè continuare a vivere e a lavorare sotto lo stesso tetto di Casteldebole. E in questo senso va sottolineato come Italiano abbia sempre messo il Bologna in cima ai propri pensieri, assicurando di voler restare a tutti i costi al Bologna e che il Milan non esisteva e non lo aveva mai chiamato. Ora, se ciò sia vero o no conta zero, l’importante è che il tecnico abbia capito come il suo percorso a Casteldebole sia ancora all’inizio, che il Bologna ha le sue stesse ambizioni per il domani e che insieme potranno costruire altre annate cariche di gioie, dopo la conquista della Coppa Italia 51 anni dopo quella del 1974 vinta dal Bologna di Pesaola, Bulgarelli, Savoldi e Pecci.

Italiano, ricomincio da tre

E non a caso, dopo aver lavorato sul contratto per tre giorni interi volendo renderlo più solvibile possibile e che al tempo stesso potesse anche accontentare Italiano, il Bologna ha offerto una cifra fissa superiore a quella del contratto sottoscritto nell’estate passata, arricchendolo di tanti bonus legati al piazzamento in campionato, ai risultati che saranno raggiunti in Coppa Italia dove la squadra rossoblù sarà la testa di serie numero 1 e in Europa League, poi al raggiungimento di un posto nell’Europa League o di un posto nella Champions League del prossimo anno. Tanto per fare dei numeri, il contratto in questione si aggirerebbe sui 3 milioni di euro. In pratica i capi rossoblù lo hanno coinvolto direttamente in quella che sarà la prossima stagione agonistica, e se non già oggi, forse domani o dopo domani, Italiano accetterà queste condizioni (magari con qualche «protezione» in più, questo è probabile) credendo sia nelle sue potenzialità che in quelle del Bologna intese come società e squadra, e avendo capito come il presidente Joey Saputo sia deciso a fare un ulteriore step in avanti, anche per la capacità conclamata a fare calcio dei suoi primi ministri. Che sanno coniugare investimenti e risultati, e ciò non è sicuramente da tutti. 

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi