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Bologna, dove eravamo rimasti? Dalla Coppa Italia all'Europa, con un Immobile in più

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Bologna, dove eravamo rimasti? Dalla Coppa Italia all'Europa, con un Immobile in più Getty Images
Tutto pronto per il raduno agli ordini del confermato Italiano. Per preparare una nuova stagione da... Champions

Ripartire dall’entusiasmo che ha caratterizzato il finale della passata stagione, per rilanciarsi verso nuovi e ambiziosi obiettivi. Tra conferme importanti, novità che esaltano e, perché no, qualche dubbio da risolvere in queste settimane. Il Bologna ricomincia dal raduno di Casteldebole, primo step che anticipa il via ufficiale del ritiro previsto da martedì 15 luglio a Valles, in Val Pusteria. L’ultimo campionato ha rappresentato un momento entusiasmante della storia recente del club, tornato in Champions League, prima della storica chiusura dell’annata con la vittoria, a 51 anni di distanza dall’ultima volta, della Coppa Italia contro il Milan in un Olimpico invaso da tifosi felsinei. E ora si riparte da una delle pedine fondamentali di questi risultati, ovvero Vincenzo Italiano.

Bologna, dalla conferma di Italiano a un mercato “in difesa”

Aver confermato il tecnico dell’ultima stagione è stato un primo passo, forse doveroso ma non scontato. Un tassello decisivo per garantire continuità di progetto. L’ex Spezia e Fiorentina, infatti, con le sue idee ha plasmato un “nuovo” Bologna dopo la parentesi felice di Thiago Motta, e ha legato in maniera viscerale con il popolo rossoblù, richiamando più volte questa connessione anche nei momenti chiave, come, ad esempio, la vigilia della stessa finale di Coppa. Più complicata, e qui sta il grande lavoro della dirigenza, la missione di confermare in blocco i giocatori, la squadra che ha reso possibile tutto ciò. Finora, il Bologna ha dovuto difendere i propri big dagli assalti delle grandi squadre, e alla fine qualche pedina forse andrà persa. In tal senso, le incognite maggiori riguardano soprattutto la difesa, dove Beukema e Lucumì fanno gola a tante squadre, senza dimenticare Ndoye, per quanto riguarda l’attacco. E poi il centrocampo, reparto in cui forse i felsinei hanno il margine maggiore per fare il salto di qualità.

Un Immobile in più

Ma, a proposito di certezze, una di queste è Sartori, tra i migliori in Italia quando si tratta di individuare talenti per tenere alto il livello. Ecco, quindi, che proprio a centrocampo c’è già grande fermento per quanto riguarda i movimenti in entrata. In attesa di scoprire quali saranno i colpi, Sartori ha già piazzato due acuti importanti in attacco. Reparto chiave per definizione, in cui il Bologna si affida all’esperienza di Immobile e Bernardeschi. Due grandi nomi che tornano nel nostro calcio. Non senza qualche punto di domanda, chiaramente, per questioni anagrafiche ma non solo. E qui entra in gioco l’entusiasmo del popolo rossoblù, pronto a ritrovare i propri beniamini e dar loro la carica giusta per affrontare da protagonisti un’altra stagione.

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