CAGLIARI - Dopo oltre due mesi di isolamento volontario in piena solitudine nel centro sportivo di Assemini e dopo i tanti contatti telefonici, oggi Walter Zenga avrà la possibilità di rivedere da vicino i suoi ragazzi. Fino ad ora i contatti con la squadra sono stati davvero pochi e l’ultima volta che ha guidato Nainggolan e compagni, nel corso del test contro l’Olbia alla Sardegna Arena lo scorso 7 marzo, è stata una seduta surreale, a porte chiuse e con una sospensione del torneo che ormai era diventata una certezza.

La sfida

Bella sfida. Sarà una bella sfida per l’ex Uomo Ragno che avrà a disposizione tredici giornate per riuscire a rivitalizzare una squadra che, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, aveva perso quello smalto messo in mostra a inizio stagione infilando un lungo tunnel negativo interrotto soltanto dallo stop al calcio giocato. Per il momento Zenga dovrà accontentarsi di vedere da vicino i suoi giocatori, ferme restando le distanze di sicurezza, ma avrà la possibilità di poter rivivere l’atmosfera del campo. I tamponi e i prelievi che verranno fatti oggi saranno un modo per ricominciare a vivere il centro sportivo di Assemini ma il vero obbiettivo sarà riuscire a ricominciare a pieno ritmo dalla settimana prossima. Da lunedì prossimo il lavoro potrebbe entrare nel vivo e toccherà ai rossoblù cercare di rimettersi in corsa cercando di dimenticare la lunga scia negativa attraversata prima della sospensione. Entusiasmo, compattezza e voglia di stupire dovranno essere i tasti sui quali Walter Zenga dovrà battere per cercare di rivitalizzare il Cagliari. Il primo step sarà dare fiducia al gruppo e provare a preparare le tredici finali che mancano per chiudere in maniera positiva questa travagliata stagione. 

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