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Cagliari, Zenga: "Mia conferma? Io inguaribile ottimista, ma decide Giulini"

Il tecnico rossoblù: "Vincere col Milan non cambierebbe nulla dal punto di vista della panchina: è giusto che la società faccia le sue valutazioni in modo sereno. Cercherò di mettere in campo la formazione migliore, anche se ho gli uomini contati"

CAGLIARI - Ospite domani del Milan, il Cagliari di Walter Zenga si appresta a concludere la stagione nel migliore dei modi. Ecco le sue parole in conferenza stampa: "Contro una squadra che sta passando un gran momento di forma, cercherò di mettere in campo la formazione migliore, anche se ho gli uomini contati. Con la difesa a 3 abbiamo dato il meglio, penso la utilizzeremo anche domani. Trequartista? Vedremo chi starà meglio dopo le indicazioni dei medici e da quello che dice l'allenamento". La stagione dei sardi si concluderà in una Scala del Calcio purtroppo vuota: "Sono tornato tante volte a San Siro, non sono emozionato. Sarò felice quando potrò finalmente allenare il Cagliari con i tifosi a casa nostra. Walukiewicz giocherà sicuramente. Mia conferma? Sono un inguaribile ottimista, poi se il presidente sceglierà altro si vedrà, ma io sono e mi sento l'allenatore di questo Cagliari".

Nel Cagliari sono parecchi i giovani che stanno emergendo: "Tutti i ragazzi della Primavera che guardano i vari Ibrahimovic Ribery che continuano a giocare a un'età avanzata devono chiedersi come ci sono riusciti: il talento non basta, servono continuità e tante altre attenzioni. Zlatan e gli altri vanno ammirati perché c'è sempre professionalità e continuità pari al 100%. Se ripenso ai miei tempi, bisognerebbe vedere i campioni di allora con questo calcio: penso che Maradona avrebbe fatto il doppio dei gol (ride, ndr). Carboni, Ladinetti e Gagliano? Partendo dal presupposto che nessuno di loro sapeva da prima che avrebbe giocato, penso che uno di loro abbia possibilità di giocare, ma è possibile anche non giochi nessuno". Zenga non ritiene che anche vincendo domani resterà in rossoblù: "Confermo quello che ho detto dopo la Juve. Penso che abbiamo fatto prestazioni di livello, quando avevamo tutta la rosa a disposizione, poi il rimpianto è non essere riuscito a ripeterle nelle gare successive. Ma vincere a Milano non cambierebbe nulla dal punto di vista della panchina: è giusto che la società faccia le sue valutazioni in modo sereno".

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