BERGAMO - "Nei primi 25' abbiamo fatto bene, ribattendo colpo su colpo e tenendo testa all'Atalanta. Poi appena abbiamo allentato la tensione ne hanno approfittato. Dovevamo stare meglio in campo, ma abbiamo affrontato una squadra forte con meccanismi oliati". Questa l'analisi di Eusebio Di Francesco dopo il ko del suo Cagliari, sconfitto 5-2 a Bergamo. "Non era facile rientrare nel secondo tempo, potevamo prendere ancora più gol - ha rivelato il tecnico rossoblù nella conferenza post gara -. Mentalmente la squadra non è uscita dalla gara, ma non siamo riusciti a reggere in determinati momenti, anche a livello fisico. Abbiamo affrontato tre squadre difficili in un momento in cui siamo in fase di costruzione e l'abbiamo pagato". 

Sul cambio modulo della ripresa: "Ho messo il 4-2-3-1 che ci ha avvantaggiato con Joao Pedro vicino alla punta. Ma il sistema di gioco conta poco, è importante l'atteggiamento". "La sconfitta mi preoccupa il giusto, ricordiamoci che abbiamo affrontato una squadra che ne ha fatti quattro a Lazio e Torino. Cragno nel primo tempo non ha fatto grandi parate, nella ripresa è stato bravo in due-tre occasioni. Coprire le lacune? Solo col mercato, in tanti arrivano da campionati diversi e si stanno rendendo conto del livello della Serie A. Si cresce anche attraverso queste sconfitte" ha chiosato Di Francesco.