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Tagliente: il Giorno della memoria e quel tributo di Gigi Riva ai deportati italiani

ANSA

Il prefetto ricorda quando Rombo di Tuono rese omaggio nel cimitero di Amburgo ai connazionali vittime dei nazisti e quando in Giappone piantò un albero simbolo di pace

Francesco Tagliente, 74 anni, azzurro di lotta grecoromana, stella d'oro al merito sportivo del Coni, medaglia d'oro della Fifa, prefetto della Repubblica, è stato questore di Firenze, Roma e Prefetto di Pisa. Dal 2000 al 2006 è stato presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive. Dal 2002 al 2006 è stato responsabile della sicurezza della Nazionale in occasione dei mondiali in Corea e Giappone nel 2002, degli Europei in Portogallo nel 2004 e dei Mondiali in Germania nel 2006. In questa veste, Tagliente ha stretto un grande rapporto con Gigi Riva, scomparso il 22 gennaio a Cagliari. Nella ricorrenza del Giorno della Memoria che, ogni 27 gennaio, commemora i milioni di vittime dell'Olocausto, Tagliente ricorda con il Corriere dello Sport due episodi che videro protagonista Rombo di Tuono, all'epoca team manager della Nazionale. "Gigi Riva mi ha regalato tanti battiti di cuore anche come dirigente della Nazionale. Con lui, al seguito degli Azzurri, hovissuto momenti toccanti, dalla partenza da Coverciano per i Mondiali in Corea del Sud e Giappone fino ai festeggiamenti al Circo Massimo con la Coppa del Mondo conquistata a Berlino. La coincidenza della sua scomparsa con le celebrazioni della Giornata della Memoria mi spinge ricordare la sua sensibilità, sociale e istituzionale manifestata, come suo stile lontano dai riflettori, rendendo omaggio alla memoria degli italiani prigionieri di guerra, internati e lavoratori civili, vittime delle crudeltà nella Seconda Guerra Mondiale". Una celebrazione di altissimo valore.

L’omaggio degli Azzurri al Cimitero Militare italiano d’Onore di Amburgo

Tutti gli amanti del calcio ricordano l’Italia che, il 22 giugno 2006, ad Amburgo vinse il girone e conquistò gli ottavi di finale. Ad Amburgo, gli Azzurri di Lippi riuscirono a battere la Repubblica Ceca 2-0. La mattina della gara, mentre Lippi guidava l'allenamento di rifinitura, Gigi Riva insieme con Giancarlo Abete, Gabriele Gravina, Demetrio Albertini, Antonello Valentini, alcuni dipendenti della Federcalcio e poliziotti italiani in uniforme, portarono un cuscino di fiori al Cimitero Militare italiano d’Onore di Amburgo. Lì sono custodite le spoglie di 5.839 italiani prigionieri di guerra, internati e lavoratori civili, deceduti dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale fino al 15 aprile 1946 e traslati ad Amburgo dai territori dei Lander tedeschi Quel giorno, nel vedere affiancati i poliziotti tedeschi e italiani in divisa, mentre il Tricolore italiano veniva issato sul pennone, provai una delle emozioni più forti che si possano immaginare. E fu grande e gratificante anche l’impegno per convincere le Autorità tedesche perché anche i poliziotti tedeschi in divisa partecipassero all'alzabandiera in omaggio ai nostri soldati, catturati e deportati in Germania dall’esercito di Hitler.

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