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Empoli, Andreazzoli: "Che soddisfazione veder crescere questi ragazzi"

FOTO MOSCA

Il tecnico: "Più che con la tattica e la tecnica, abbiamo vinto grazie all'atteggiamento"

NAPOLI - "Venire a Napoli per non ottenere il massimo risultato sarebbe far sprecare i soldi alla società: è un obbligo che abbiamo nei confronti di proprietà e tifosi": ecco spiegato il motivo per cui l'Empoli è riuscito nell'impresa di battere il Napoli al "Maradona". Aurelio Andreazzoli, tecnico dei toscani, ai microfodni di Dazn ha dato una lezione di etica sportiva da manuale: "Se poi non si riesce a vincere - ha proseguito - vanno fatti gli applausi agli avversari, mentre perdere immeritatamente è comunque un’esperienza che aiuta a crescere. Abbiamo dimostrato che le partite possono essere giocate bene con un determinato atteggiamento, più che con lo studio approfondito della tattica o la presenza della tecnica individuale. I ragazzi hanno sempre creduto di poter fare ottenere risultati importanti: questo è il segreto delle ultime prestazioni. Tutti i giocatori si aiutano reciprocamente nonostante i tanti cambi di formazione: loro sanno che non c’è una vera squadra di titolari, e tutti sono sempre a disposizione".

"Il mio unico obiettivo è dare soddisfazioni alla società"

Anche il tecnico ha la sua parte di meriti, anche se Andreazzoli si tira da parte: "Avere una certa età - assicura - toglie un po’ di pressione di dovermi costruire un futuro. Io voglio solo dare soddisfazione alla società". E lo sta facendo nel migliore dei modi, ovvero facendo crescere un gruppo di ragazzi di qualità: "Ho sempre avuto nella testa la necessità di gratificare tutti i giocatori che alleno - spiega il tecnico - e l’unico modo è quello di farli giocare. Non si possono avere solo un tot numero di titolari, ma non è stato facile per me dare spazio a tutti. Ci siamo avvicinati a questa formula perché i risultati non sono arrivati nelle prime giornate: da Cagliari in poi, quando ho iniziato a ruotare i ragazzi, ho visto che le cose miglioravano e allora ho continuato così. Ho cambiato anche il mio modo di fare, ritardando la comunicazione della formazione, e questo ha reso più partecipi tutti, cosa ovviamente positiva per noi. Veder crescere i ragazzi è la mia più grande soddisfazione: vederli giocare in questi stadi dove tanti di loro non sono mai stati e farlo convinti di poter ottenere il massimo risultato è bellissimo. Anche se non gradisco molto i festeggiamenti, che preferisco lasciare ai giocatori, sentirli gioire dopo queste partite dà tanta soddisfazione".

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