FIRENZE - L’opera forzatamente e inevitabilmente lasciata a metà, e quindi da completare, vale per tutte le componenti di un club, ma vale soprattutto per quei calciatori che affidavano le loro ambizioni di affermazione all’ultima parte di stagione. Riscatto più che affermazione in molti casi, così da guadagnare la conferma per le scelte dell’anno successivo o comunque rivalutarsi in vista del mercato. La Fiorentina non fa eccezione e ha diversi elementi che pensano al modo di ottenere maggior successo personale in quel che rimane da giocare in condizioni particolari.

Prendiamo Marco Benassi, 20 presenze (16 in campionato e 4 in Coppa Italia) e 3 gol (1 in Serie A e 2 in Coppa Italia) finora: record non da buttare e però nemmeno esaltante per uno che l’anno scorso ha tenuto la squadra viola spesso su da solo, “pagando” prima l’impiego simultaneo di Pulgar e Badelj con Montella, poi l’arrivo di Duncan al mercato di gennaio. Insomma, c’è parecchio affollamento nella sua zona di competenza, ma Benassi ha 26 anni ed è stato (è) un investimento che la Fiorentina vuole mettere a frutto: lui non aspetta altro. Prendiamo Riccardo Sottil, 15 partite disputate tra campionato e Coppa per complessivi 562 minuti appena. Qualità tecniche, corsa e autostima in doti massicce, mordeva il freno prima, figuriamoci adesso che quest’emergenza sanitaria gli ha tolto lo sprint per essere protagonista. Obiettivo rimandato al nuovo via libera e c’è da credere che Sottil si farà trovare ancora più pronto e più motivato ad un’eventuale chiamata di Iachini. 

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