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Fiorentina, Commisso su Chiesa: "Suo padre mi ha scritto. Federico no"

Getty Images

Il presidente viola ha poi continuato: "Suo padre mi ha inviato un messaggio, lui no. Sono deluso"

FIRENZE - La partenza di Federico Chiesa ha creato molti borbottii e malcontenti fra i tifosi della Fiorentina che non hanno gradito il trasferimento ai rivali della Juventus. Fra tutti uno in particolare si è detto dispiaciuto per il comportamento avuto dall'ex attaccante viola dopo la trattativa: Rocco Commisso. Questa sera, il presidente del club fiorentino ha raccontato i suoi pensieri ai microfoni dell'emittente toscana Rtv38: "Chiesa? Mi viene detto che potevo cederlo un anno fa ma nessuno mi aveva presentato una vera offerta. Sono però deluso per come si è comportato con me, abbiamo dovuto mandare i documenti a Coverciano perché non voleva venire al centro sportivo per firmarli". Sono queste le parole dell'italo-americano che ha aggiunto: "Suo padre mi ha mandato un messaggio ma non Federico". Poi ha trovato spazio per un po' di ironia sulla trattativa: "Un povero immigrato calabrese è dovuto tornare in Italia per 'finanziare' gli Agnelli, accettando che gli venisse pagato un giocatore in più anni".

Il presidente ha poi escluso l'arrivo di un nuovo direttore sportivo: "Ce l'abbiamo già: Pradè, Angeloni e i collaboratori che lavorano con loro. La Fiorentina ha il settimo monte ingaggi? Se è vero questo dirò a Iachini e Pradè di fare meglio rispetto all'attuale classifica". Ma Commisso ha fiducia. "Credo che la squadra sia forte, con la Sampdoria abbiamo fatto schifo ma credo che tutti i ragazzi abbiano capito che non ci è piaciuto quello che è successo sul campo. Iachini? Il rapporto è buono con tutti: con me, con Joe Barone e Prade'. La sua conferma? È giusto dare l'opportunità a chi ha fatto bene".

Il presidente è tornato a parlare anche della questione stadio: "Non mi sono piaciute le parole che mi hanno rivolto certi politici. Qualcuno mi ha anche chiamato Attila, qualcuno ha detto che farò uno scempio. I soldi sono i miei e sta a me decidere come farò lo stadio. Se non mi faranno fare il nuovo stadio io prenderò le mie decisioni. Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto. C'è modo di spendere e modo di investire. Le spese si fanno ogni anno, investire è un'altra cosa, cose che sono fuori dal fair play finanziario. Non so quanti punti porterà ma tutto è fatto per rafforzare la Fiorentina e lasciare qualcosa al club. Non è mai successo che la Fiorentina abbia avuto una sede come quella che ci sarà". 

Infine, il numero uno della Fiorentina ha chiosato sulla possibilità dei play-off e play-out per la Serie A: "Non ho parlato, ma sono sicuro che Joe Barone lo stia facendo con gli altri presidenti di serie A. Nessuno mi è venuto a dire che il campionato non continuerà ma non sono sicuro di niente. Più tifosi negli stadi? Se le cose vanno male come possono cambiare le regole?".

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