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Fiorentina, la sveglia di Italiano: allenamento e faccia a faccia

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Dopo la sconfitta di Bologna e l’ennesima figuraccia, l’imperativo è ritrovarsi in fretta

FIRENZE - Reagire, subito. Ieri pomeriggio la Fiorentina ha ripreso gli allenamenti, si è confrontata sui temi più importanti della sconfitta di Bologna. Sono stati analizzati con attenzione tutti gli errori per cercare una reazione immediata, senza altri scivoloni. Serve tutto, testa e gambe per non entrare in un vortice da cui poi sarebbe difficile uscire. Il tempo non manca e nemmeno la fiducia verso una formazione che lo scorso anno aveva stupito per gioco e identità. L’allenatore ha chiesto ai suoi ragazzi di tornare a spingere per uscirne alla grande. Il concetto è questo: svegliarsi e ritrovarsi in fretta. Non c’è alternativa e Vincenzo Italiano ha un ruolo fondamentale per studiare soluzioni sul campo, ma pure per cercare le parole giuste nello spogliatoio.

Italiano e Fiorentina, il confronto

La ripartenza di ieri pomeriggio ha un valore altissimo perché il momento è delicato e trovare la chiave giusta può fare la differenza. Il confronto con la passata stagione è impietoso: dopo la sesta giornata di serie A i punti erano 12, oggi sono 6. I viola avevano già vinto 4 partite di cui 3 in trasferta ovvero a Bergamo, con il Genoa e a Udine. Però adesso di mezzo c’è la Conference e i ritmi sono diversi. La preparazione della sfida successiva è quasi inesistente perché appena usciti da uno stadio, è già ogni volta il momento di salire su un altro aereo, un treno o un pullman. Vincenzo Italiano si è preso le colpe al novantesimo al Dall’Ara e ha coinvolto la squadra in cerca di spiegazioni. Ha parlato di superficialità difensiva e di poca incisività offensiva. Gli errori banali commessi sul campo sono impiegabili, a detta dello stesso tecnico. L’asticella è alta intorno alla Fiorentina e il rendimento è basso. Servirà anche grande unione fra tutte le componenti e un po’ di pazienza da parte della piazza pure nei confronti di un tecnico che ha la stima di tutti ma ora è catapultato in una realtà diversa, fatta di gare continue sul doppio fronte.

Fiorentina, i problemi

L’attacco non segna e la difesa è un’altalena. Quando Martinez Quarta azzecca la partita, Igor crolla o viceversa. Milenkovic è infortunato e Ranieri ha poca esperienza. Tecnica, psicologia e personalità saranno tutti i fattori da ritrovare per tornare ad essere la Fiorentina della scorsa stagione, con quella identità. La difesa però è decimata, fra infortuni e squalifiche. Igor dovrà provare a mettersi tutto alle spalle perché le due espulsioni fra Conference e campionato denotano ingenuità o nervosismo. La grande occasione per la squadra adesso si chiama Istanbul, e poi Verona in casa. Trasformare i fischi in applausi nel calcio è qualcosa di molto semplice: segnare e vincere. Della mancanza dei gol degli attaccanti è stato detto tutto, pure dallo stesso allenatore. Jovic e Cabral non sono incisivi e anche gli attaccanti esterni, per motivi diversi, non sono determinanti. La situazione può cambiare in un attimo perché basta un successo per tornare a far sorridere Firenze.

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