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Beffa crudele, ma ora la Fiorentina non si lasci scappare Italiano

Il gol di Bowen al 90' ha tarpato le ali ai viola contro un West Ham micidiale in contropiede. Superare la delusione sarà dura, però Commisso riparta dal tecnico che ha fatto sognare Firenze

La beffa è stata crudele perché Bowen ha colpito al 90', quando i supplementari sembravano ineluttabili. Il micidiale contropiede del West Ham, innescato da Paquetà e favorito da una fatale incertezza difensiva, ha procurato alla Fiorentina un'altra cocente delusione. Due finali in due settimane, due sconfitte: il 24 maggio la Coppa Italia è andata all'Inter, il 7 giugno gli Hammers si sono aggiudicati la Conference League, secondo trofeo europeo della loro storia. Superare l'amarezza sarà dura perché, come già all'Olimpico contro i nerazzurri, anche a Praga la Viola ha giocato bene, ha dominato la partita per larghi tratti, riuscendo a riequilibrarla con il guizzo di Bonaventura, vedendo sfumare la Coppa proprio sul filo di lana. E tutto questo, nonostante alcuni incivilissimi barbari, specialisti nel lancio di oggetti, uno dei quali ha ferito Biraghi, rimasto in campo con il coraggio e la determinazione dei capitani veri. Eppure. Eppure, rialzata la testa, la Fiorentina deve trovare in se stessa la forza di ripartire proprio da Praga.

Il futuro ancora con Italiano?

E di ripartire da Italiano, sottraendolo alle lusinghe di De Laurentiis, le cui dichiarazioni sul totoallenatore dei campioni d'Italia lasciano pochi dubbi su chi sia il tecnico preferito da ADL. "Italiano è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina. Non è corretto andare a rompere gli equilibri in un club di amici, che la pensano come me, che fanno le battaglie con me. Poi se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri col suo club, allora io a quel punto potrei anche prenderlo in considerazione. Nella mia lista di 40 nomi, io non l'ho messo perché sapendo che ha un contratto... Fra l'altro, pensavo che questo fosse il suo ultimo anno, invece ho scoperto che ha un altro anno di contratto. Ora dovrò scoprire chi può sedersi al tavolo. Anche perché non ho nessuna intenzione di pagare penali, visto che venire a Napoli non è un obbligo". Ecco perché Commisso, che nei suoi primi quattro anni festeggiati ieri, ha gettato le basi di una grande Fiorentina, non si lasci scappare Italiano. La Viola riparta da lui. E lo convinca che a Firenze c'è un lavoro da finire.

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