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Bove si racconta dopo il malore: "Una cosa è cambiata, poi a Sanremo..."

Le dichiarazioni del centrocampista della Fiorentina in un incontro con gli studenti del liceo Macchiavelli di Firenze

Edoardo Bove è tornato a parlare del malore che l'ha colpito lo scorso 1° dicembre durante la gara di campionato fra Fiorentina ed Inter in occasione di  un incontro con alcuni studenti del liceo Macchiavelli di Firenze tenutosi al Viola Park: "Dopo quello che è successo, da un momento all'altro, vuoi o non vuoi, è cambiata la visibilità  per una serie di episodi, poi ho contribuito anche io andando a Sanremo (ride, ndr)".

Fiorentina, Bove: "Sento la responsabilità di..."

 "Sono una persona molto riservata  - ha proseguito il centrocampista viola - però capisco che in qualche modo noi possiamo dare un determinato tipo di messaggio o essere un esempio sfruttando questa visibilità  pubblica che abbiamo.  Se viene sfruttata nel modo giusto sono abbastanza favorevole. Io sento la responsabilità  di quello che faccio pubblicamente, e faccio tutto per dare un segnale o un messaggio, o per far sapere agli altri come si vivono certi momenti. Per quanto riguardo la mia vita privata, provo a discostarla totalmente anche se non è  così facile. Facendo un esempio, stando in ospedale sono venuti dei giornalisti, ed è stato abbastanza pesante non tanto per me, perché noi siamo abituati ad una pressione pubblica, ma per chi non sa gestire determinati attenzioni come familiari e genitori".

Le parole di Zazzeri su sport e scuola

Insieme a Bove, all'incontro, era presente anche Lorenzo Zazzeri, nuotatore olimpico italiano, che ha aggiunto: "A volte, pur avendo sempre allenatori che mi facevano concentrare sullo studio e non solo sul lavoro in acqua o in palestra, ho trovato professori che invece non approvavano la mia scelta di essere atleta e studente. Vi racconto questo episodio: in quinta liceo non volevano che mi allenassi al mattino presto prima di andare a scuola...beh gli ho detto che avrei fatto come chiedevano, in realtà mi portavo sempre un asciugacapelli dietro per non far vedere che all'alba ero in acqua prima di andare a scuola".

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