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Zaniolo, futuro alla Fiorentina in bilico: cosa deve succedere per restare

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Zaniolo, futuro alla Fiorentina in bilico: cosa deve succedere per restare LAPRESSE
L'attaccante rischia di tornare al Galatasaray dopo l'ennesima stagione incerta in Serie A

FIRENZE - La seconda avventura di Nicolò Zaniolo a Firenze non sta procedendo nel migliore dei modi. L'ex Roma gioca pochissimo, e quando lo fa non lascia il segno. Sembra alla perenne ricerca di una condizione accettabile che non arriva mai. Evidentemente le aspettative del club erano altre, per quanto quest'ultimo abbia cercato di strappare al Galatasaray una percentuale di presenze oggettivamente alta per il riscatto obbligatorio. Probabile che il rendimento non indimenticabile di Zaniolo alla corte di Gian Piero Gasperini abbia suscitato un po' di prudenza dalle parti del Viola Park. Più che comprensibile. Sta di fatto che l'attaccante massese al 20 aprile non ha dato nemmeno l'idea di poter tornare quello di qualche anno fa.

Zaniolo, la fiducia di Palladino

Fuori ruolo, non fuori luogo. Nel senso che gli eccessi caratteriali del classe '99 fanno parte del passato e non sono mai riemersi in questi mesi. Piuttosto ha pesato la collocazione tattica che gli è stata assegnata, spesso distante dalle sue preferenze. Zaniolo ha fatto il centravanti quando il meglio l'ha dato come seconda punta o al limite trequartista. Scelte che lo hanno penalizzato, su ammissione dello stesso Palladino: «Il cambio di sistema non lo ha agevolato, è vero. Lui era stato preso per fare un ruolo diverso: nasce mezz'ala, seconda punta ed esterno. Però si è messo a disposizione del gruppo e quando ha giocato ha fatto bene. Dimostrerà presto il suo valore» le parole del tecnico mercoledì scorso.

Zaniolo, riscatto incerto

Eppure le statistiche raccontano di un allenatore che nelle ultime cinque partite di campionato ha concesso appena 7 minuti a Zaniolo. E che gli ha riservato 90 minuti di panchina anche contro il Parma, pur sapendo che quattro giorni dopo, col Celje, non sarebbe potuto scendere in campo per via della squalifica. Scelte legittime quanto indicative, s'intende. Tanto è vero che adesso il venticinquenne non può nemmeno più appellarsi a un miracolo per attivare il riscatto obbligatorio, che è fissato al raggiungimento del 60% delle presenze stagionali da quando ha firmato. Tutte da almeno 30 minuti. Finora ne ha collezionate solo quattro su ventuno o ventidue possibili a seconda della conquista o meno della finale di Conference League. Quindi circa il 18%.

Zaniolo, un ritorno amaro

Questo significa che, conti alla mano, gli servirebbero altre dieci presenze per tagliare il traguardo, cosa che è matematicamente impossibile visto che i viola giocheranno al massimo altre nove partite da qui a fine anno. Certo è che il Galatasaray ha tutto l'interesse di ritrattarne il cartellino nel caso in cui la Fiorentina, che detiene anche il diritto di riscatto, accettasse di sedersi a un tavolo. Ma la sensazione è che sia tutto molto complicato per via delle poche garanzie date dall'attaccante in questi mesi da quando è tornato in una società che gli ha permesso di crescere facendosi le ossa nelle giovanili. Lui spera ancora di potersi rendere utile alla causa. Tra poche settimane la stagione finirà, e le parti valuteranno il da farsi nell'interesse comune. 

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