FIRENZE - Non solo allenatore. Perché l'estate della Fiorentina ruoterà attorno a Moise Kean. È successo durante tutta la stagione, lo sarà anche nei tre mesi di mercato: il numero venti rimane centrale all'interno di tutte le riflessioni, quelle che riguardano il nuovo tecnico e quelle sui movimenti in entrata e uscita. A tre settimane dal primo luglio, data in cui inizierà il periodo di quindici giorni in cui un club, in Italia o all'estero, potrà esercitare la clausola da 52 milioni per prendersi il classe 2000, la Fiorentina ragiona sul da farsi.
Kean, ostacolo clausola
Si riparte da un dato di fatto: Kean a Firenze sta bene, sotto la cupola del Brunelleschi è rifiorito, toccando livelli inimmaginabili fino a pochi mesi fa. E su questa riconoscenza la Fiorentina vuole costruire anche un sì che vorrebbe dire molto per il futuro. Si tratta di rinnovare la volontà di proseguire insieme, a condizioni diverse: perché se il contratto firmato un anno fa coi viola è ancora lungo (scadenza 2029) alcuni dettagli dovranno essere ritoccati. Lo stipendio, fermo ai 2,2 milioni di euro annuali, bonus esclusi; ma soprattutto quella clausola che spaventa dalle parti del Viola Park. «Siamo un po' prigionieri di questa situazione», aveva detto lo scorso 27 maggio in conferenza stampa il ds Daniele Pradè, lasciando intuire che, a queste condizioni, la Fiorentina non sarebbe tutelata nel caso in cui un club decidesse di mettere sul piatto i famosi 52 milioni. Una cifra, imposta dall'entourage del calciatore, che fino all'estate scorsa sembrava fuori scala per un attaccante come Kean, adesso diventata troppo bassa. L'ostacolo alla permanenza dell'ex Juventus a Firenze rimane quello: una clausola che la dirigenza viola vorrebbe provare a cancellare in queste tre settimane, in accordo col ragazzo.
Kean, c’é il Manchester United in agguato
La volontà del club è chiara, adesso la palla passa a Kean. Che si sta godendo le vacanze dopo la delusione azzurra: il risentimento muscolare alla coscia destra non preoccupa ma gli ha fatto saltare una sfida a cui teneva tantissimo, l'incrocio con la Norvegia di Haaland. Anche per Kean l'obiettivo in cima alla lista rimane il Mondiale 2026 - prima cercare di trascinare l'Italia alla qualificazione, poi giocarlo da centravanti titolare della sua Nazionale - e la decisione sul suo futuro sarà presa anche (se non soprattutto) in base a questo. Firenze lo ama, lo coccola e gli dà (e darà) tanto spazio per mettersi in mostra, in altre realtà la situazione potrebbe essere diversa. Per ora nessuna big è uscita davvero allo scoperto, anche se il Manchester United lo monitora da vicino ormai da mesi.
Fiorentina, Thauvin nel mirino
In attesa di capire cosa succederà col suo centravanti principe, la Fiorentina sonda il mercato degli attaccanti: l'obiettivo è rimpolpare un reparto che nell'ultima annata non prevedeva un vero sostituto di Kean. L'obiettivo numero uno sarà quello, trovare un nove di scorta, e in tal senso torna buono il nome di Cristian Shpendi, prima punta classe 2003 da 11 reti in B col Cesena. Attaccanti e non solo prime punte: nel reparto offensivo fari puntati su Florian Thauvin, anche se l'Udinese sta facendo finora muro sul proprio numero dieci.