FIRENZE - L’attesa e la curiosità sono per capire se già questa settimana può produrre novità sostanziali nella ricerca del vice-Kean (quello sarebbe fino a prova contraria): difficile, ma non impossibile. Anche perché gli obiettivi sono chiari e individuati: Ciro Immobile ed Edin Dzeko in una doppia rincorsa praticamente simultanea, da quando cioè la Fiorentina ha avuto l’idea dell’ex Lazio e si è inserita nelle incertezze del Bologna a chiudere per il bosniaco. Roba di pochi giorni fa e tutto fatto con estrema convinzione, anche perché l’attacco sarà il reparto forse più soggetto a modifiche in quest’estate.
Immobile o Dzeko, pro e contro
Con ordine, cominciando da chi dovrà essere l’alternativa a Kean: il club di Commisso ha pensato da un lato a Immobile e dall’altro a Dzeko. Il primo, 35 anni compiuti a febbraio, ha un contratto di altri dodici mesi da sei milioni al Besiktas dove ha realizzato 19 gol in 41 presenze totali. La Fiorentina gli propone un biennale che ha subito incontrato i favori del diretto interessato per l’intenzione di rientrare in Italia, ma per questo motivo è altrettanto forte l’interesse del Milan: è una scelta che spetta al calciatore mettendo sui due piatti della bilancia proposte abbastanza simili, quindi Pradè e gli altri dirigenti sperano che alla fine Immobile possa scegliere il Viola Park e non Milanello. Però, sanno pure che il rischio che non avvenga è più che concreto e di conseguenza continuano a marcare stretto Dzeko, che di anni a marzo ne ha compiuti 39 e non si porta dietro alcun vincolo avendo appena terminato le due stagioni previste al Fenerbahce. Più adatto al gioco di Pioli e più alternativa “vera”, l’attaccante che ha vestito in passato le maglie di Wolfsburg, Manchester City e - in Italia - Roma e Inter, gradirebbe a sua volta un biennale, mentre la Fiorentina è più propensa a fermarsi a un anno inserendo semmai l’opzione per quello a seguire. Insomma, di qua e di là gli ostacoli non mancano, ma ad occhio e croce il centravanti per così dire di riserva uscirà da questi due.
Fiorentina, gli altri nomi per l’attacco
Ciò non toglie che gli uomini di mercato viola stiano dietro ad altre soluzioni suggerite dall’area scouting in un confronto costante e i nomi di Fotis Ioannidis e Cristian Shpendi ne sono il risultato: con la differenza rispetto a Immobile e Dzeko che in entrambi i casi si tratterebbe di investimenti con margine di rischio. Venticinque anni il greco del Panathinaikos autore di 11 gol in 42 partite, 22 anni l’albanese del Cesena andato a segno 13 volte in 38 gare: considerando poi che il primo costa su richiesta al momento una ventina di milioni (cifra già respinta al mittente), vengono sicuramente dopo i due candidati più esperti.
Fiorentina, un attacco da rivoluzionare
Rimane evidente che la Fiorentina sia molto attiva nelle trattative che riguardano il reparto offensivo, proprio perché là davanti ci sarà (ci potrebbe essere) un cambiamento radicale nel mercato che viceversa non sarà nel segno della rivoluzione come negli ultimi due tra estate e inverno. Il conto è presto fatto: Kean escluso che merita sempre un discorso a parte, Gudmundsson se non intervengono novità clamorose a queste cifre (diciassette milioni) non sarà riscattato e torna al Genoa, Zaniolo è già rientrato al Galatasaray e non c’è mai stato mezzo dubbio di tenerlo a Firenze, mentre Beltran con l’offerta giusta soprattutto dal River Plate potrebbe tornare in Argentina dopo un paio di stagioni in viola. Tre su quattro che se ne vanno e l’attacco viola va ricostruito.