GENOVA - Il volto nuovo del mercato del Genoa, Adilson Tavares Varela, detto Cabral, commenta così la nuova avventura che si apre: «Arrivo in un club con una grande storia e di antiche tradizioni. Il primo a essere fondato nel 1893, lo stesso del Basilea dove sono stato cinque anni prima di trasferirmi al Sunderland e il quarto in Italia per numero di scudetti. Ho visto le foto dello stadio e sentito del calore dei genoani. Non sono Messi. Sono un centrocampista che gioca in maniera semplice e si mette al servizio della squadra. Tra le mie caratteristiche c’è l’aggressività sui portatori di palla avversari. Ho già avuto modo di incontrare Gasperini che mi ha illustrato i disegni tattici e l’eventuale collocazione. In passato sono stato impiegato in diversi moduli, non penso di avere particolari problemi, solo ci vorrà  del tempo per conoscere i compagni e comprendere le dinamiche del team. Fare gol non è esattamente una mia prerogativa. Forse il più bello l’ho segnato proprio alla Roma, contro cui mai ho mai perso in tre precedenti disputati. Il Genoa e la serie A rappresentano un’opportunità perfetta , pure per cercare di conquistare un posto per il Mondiale»