Un gol al 26' e poi il secondo al 43' del primo tempo nell'ultima giornata di campionato sul campo del Bologna. E’ la storia di Lorenzo Venturino, 18enne esterno d’attacco del Genoa, capace ieri di mettere a segno una doppietta che lo lancia nel calcio dei grandi. Diventa infatti il terzo calciatore più giovane a segnare almeno 2 reti nei 5 maggiori campionati europei in questa stagione dopo lo spagnolo Lamine Yamal (17 anni e 64 giorni in Girona-Barcellona) e il nigeriano George Ilenikhena (18 anni e 183gg in Monaco-Nantes). Insomma, è in buona compagnia. Ma Lorenzo, nel calcio dei grandi, si era già affacciato perché il tecnico genoano, Vieira, lo aveva fatto esordire in prima squadra lo scorso 17 gennaio, facendogli giocare gli ultimi 22 minuti nella sconfitta per 3-1 sul campo della Roma. Da quel giorno Venturino ha poi raccolto altre 4 presenze in Serie A, entrando sempre dalla panchina contro Inter, Juventus, Lazio e Napoli. Ieri, invece, l’esordio da titolare per una sera che non dimenticherà mai.
Venturino, il sangue rossoblù
“Indosso la maglia del Genoa da quando ho 7 anni”, lo scrive e ripete quasi fino alla nausea. D’altronde all’amore, o fede, non si guarda in faccia e Lorenzo, nato a Genova e tifoso genoano, non nasconde la sua passione. Perché dovrebbe, per uno cresciuto all’ombra della gradinata Nord quello di ieri è un sogno che si realizza. Anche perché ragazzi come lui, nel calcio moderno, sono una razza quasi in via d’estinzione. Ma la sua passione per il Genoa nasce dai genitori, in particolare dalla mamma, ma anche la carriera calcistica a livello dilettantistico del padre ha influito. E’ genovese anche nel suo modo di essere: chi lo conosce lo definisce come un grande lavoratore e uno che non ami i riflettori. Certo con la doppietta di ieri le attenzioni se le è attirate tutte da solo su di lui, anche se sotto la lente d’ingrandimento ci stava già da qualche tempo. Precisamente da quando lo scorso anno ha vinto lo Scudetto Under 18 con il Genoa. Se lo ricordano bene le difese di Inter e Roma, rispettivamente in semifinale e finale. Difficilmente sbaglia gli appuntamenti importanti e tra poco ne avrà un altro fuori dai campi di calcio, bensì sui banchi di scuola. Venturino, infatti, è anche uno studente all’ultimo anno del liceo scientifico e la sensazione è dormirà molto meglio la notte prima degli esami di quanto abbia fatto prima di esordire da titolare al Dall’Ara.