MILANO - Hanno espressioni diverse le due facce nerazzurre della Croazia che nel girone di qualificazione agli Europei ha allungato sull’Italia. Ride Marcelo Brozovic che è stato eletto miglior giocatore del match contro la Norvegia, gara nella quale ha aperto le marcature; mastica amaro Mateo Kovacic, in tribuna alle prese con un infortunio al ginocchio destro accusato nel match di ritorno di Europa League contro il Wolfsburg. Entrambi sono attesi a Milano domani: la Croazia non aveva in programma amichevoli e Kovac ha ordinato il rompete le righe sabato sera, ma l’Inter ha concesso ai due 48 ore di permesso per stare con i parenti in patria.

DUBBIO KOVACIC - Mateo sperava di togliersi qualche soddisfazione con la Croazia dopo che le ultime settimane all’Inter erano state tormentate sia a livello di risultati sia di prestazione individuali. Il fastidio al ginocchio, nonostante le cure alle quali si è sottoposto, non hanno dato i risultati sperati e Kovacic si è allenato sempre a parte. Lo staff medico della Nazionale ha rassicurato quello dell’Inter sul fatto che il problema sia di lieve entità, ma il dolore persiste e un po’ di preoccupazione c’è. Anche perché il croato non sta attraversando, a livello psicologico, il suo miglior momento da quando è all’Inter. Shaqiri si è preso il posto da trequartista e finora Mateo non ha saputo adattarsi come interno di centrocampo né quando è stato spostato più esterno. A contorno ci sono le voci di mercato, con il Barcellona che ha fatto un sondaggio e il Liverpool che è “caldo” e (pare) pronto a offrire trenta milioni. Il contratto rinnovato fino al 2019 non lo mette al sicuro da una possibile cessione anche perché l’Inter chiuderà il bilancio 2014-15 con un altro pesante passivo e, per motivi di Fair Play Finanziario, avrà bisogno di una cessione importante.


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