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Jacobelli: Sacchi lasci stare l'Inter e ci parli del disastro Milan

Ansa
Arrigo può dire ciò che vuole e noi ci inchiniamo sempre di fronte all'Integralista che ha cambiato il calcio italiano. Purché predichi bene e razzoli bene
ROMA - Arrigo Sacchi si è già consegnato da tempo alla storia del calcio mondiale, per ciò che ha vinto con il Milan e per ciò che non ha vinto con la Nazionale. Con quella bocca, Arrigo può dire ciò che vuole e noi ci inchiniamo sempre di fronte all'Integralista che ha cambiato il calcio italiano. Purché predichi bene e razzoli bene. Per esempio: il Sacchi che in maggio esalta la Juve finalista di Champions League dicendo che ha riportato la luce è lo stesso che sette mesi fa criticava aspramente la Juve dopo la sua prova a Madrid contro l'Atletico? O quella sera su Mediaset, Allegri sbotto' con il sosia di Sacchi dicendogli: 'Forse hai visto un'altra partita?'. Il Sacchi che definisce 'una vergogna' l'Inter del Triplete perché rea di essere imbottita di stranieri e' lo stesso che, secondo i detrattori, al tempo in cui si potevano schierare tre stranieri, pur con Gullit, Rijkaard e Van Basten perse tre scudetti su quattro? Il Sacchi che pontifica sull'Inter è lo stesso che oggi potrebbe spiegarci il disastro Milan, la cui rosa conta anche ottimi giocatori non italiani e malauguratamente non fuoriclasse al pari di Gullit, Rijkard, Van Basten, a nome Alex, de Jong, Essien, Honda, Mexes, Muntari, Rami, Suso, Van Ginkel, Zapata. Coraggio, Arrigo: altro che vergogna Inter del Triplete, invece da onorare è da applaudire. Qui chi deve arrossire per come è' stato ridotto il Milan sono Berlusconi e Galliani. O no?

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