MILANO - Neanche il tempo di sbarcare e subito una full immersion di mercato. Il nuovo blitz a Milano di Thohir, infatti, è cominciato con un summit con la parte sportiva del club, andata in scena ieri pomeriggio nell’albergo del centro dove il presidente nerazzurro si tratterrà fino lunedì mattina. Mentre in serata c’è stata la cena con Moratti. La riunione è stata sostanzialmente programmatica, finalizzata a definire le strategie per la prossima estate, partendo dal budget a disposizione (di fatto la differenza tra quanto investire e quanto incassare con le cessioni), ma tenendo conto pure del complessivo monte ingaggi da non superare. Ovviamente, sul tavolo ci sono un piano A, legato alla qualificazione Champions, e un piano B, in caso di Europa League. Nello scenario migliore, i margini di manovra saranno più ampi e non ci sarà la necessità di sacrificare un pezzo pregiato, nel secondo, invece, sarà obbligatoria almeno una partenza pesante.
LA PARABOLA DISCENDENTE DI SANTON
PRIORITÀ ED ESIGENZE - Dal punto di vista tecnico, gli obiettivi principali sono stati individuati da tempo. Si tratta di due terzini, uno per ciascuna fascia, di un centrocampista e di un esterno offensivo, specializzato nel giocare a destra. Volendo, Ausilio è quasi a metà dell’opera, avendo preso, a costo zero, Banega, ingaggio già formalizzato, ed Erkin, mancano visite mediche e firma. Per il resto, si lavora sui vari Bruno Peres (domani l’occasione per un contatto con il Torino?), Vrasljko, Zabaleta e Van der Wiel, per la difesa; Bellarabi, Candreva e Berardi (ma occhio anche al riscatto di Ljajic), per l’attacco. [...]
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