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Serie A Inter, Moratti: «Spero che i cinesi non mi chiedano consigli...»

Inter via Getty Images

L'ex presidente nerazzurro: «Ho visto una bella squadra, al resto ci pensa la società»

MILANO - A fine partita, anche Moratti era visibilmente soddisfatto per la vittoria dell'Inter contro il Torino: «Ho visto una buona squadra, ha giocato bene, ha tenuto il campo bene, non ha vinto con facilità per il fatto che ha sbagliato il rigore, non per altre ragioni, non ha subito in termini negativi, quindi bene. Stasera è stato un salto di qualità confronto a domenica scorsa». Era la partita... dell'allenatore: «De Boer è sembrato avere in pugno la squadra? Sì, se non ci fosse stata la partita di domenica o di Cagliari... devo dire che stasera la squadra, invece, ha dimostrato di essere una vera squadra, insomma, cambi giusti, giocatori giusti e la squadra ha giocato bene. Se partiamo da oggi -ha detto a Sky Sport- no, non ci sarebbe da pensarlo assolutamente». Una battuta, poi, sulla società: «Non voglio dare nessun consiglio, sinceramente, questo lo può solo sapere chi gestisce la società. Se i cinesi mi dovessero chiedere un consiglio? Spero che non me lo chiedano (ride, ndr)».

HANDA - Anche Handanovic si gode questi tre punti che forse sono anche un segnale: «Il segnale lo dobbiamo prima a noi stessi, perché non è che nelle altre partite non abbiamo giocato bene, però eravamo troppo poco concreti e qualche volta anche mosci. Questo segnale non significa niente se domenica non ci confermiamo. Noi dobbiamo pensare già a domenica contro la Samp. Oggi è stata una buona partita da parte nostra, però dobbiamo chiuderle prima». Poi una battuta su De Boer: «Se abbiamo giocato per lui? Penso che abbiamo giocato per il mondo dell'Inter, per i tifosi, per noi stessi, per l'allenatore, per tutti. Non è solo colpa di uno se le cose non vanno, dobbiamo metterci tutti in discussione. Il suo futuro? Io sono portiere, devo pensare al mio, la società deve pensare a quello che vuole fare, bisogna vedere che progetti ci sono e cosa si vede in campo. Devono decidere loro, non noi. Penso che oggi qualcosa si sia visto».

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