TORINO - Un solo punto e tanti rimpianti in casa Inter dopo il 2-2 in rimonta sul campo del Torino nel primo anticipo della 29esima giornata di Serie A: «Questo pareggio vale come una sconfitta» ha detto all'usita dal terreno di gioco Antonio Candreva. Un pensiero, quella dell'esterno, che sintetizza bene lo stato d'animo dei milanesi. E della frenata della squadra nerazzurra, ora quinta a un punto dalla Lazio (impegnata domani a Cagliari) e a +2 sull'Atalanta (che aspetta la visita del Pescara ultimo in classifica) ha parlato anche Stefano Pioli: «Abbiamo giocato contro un avversario aggressivo e ci siamo adeguati un po’ troppo tardi al tipo di gara che si è sviluppata - ha detto il tecnico interista ai microfoni di Premium Sport -. Abbiamo anche commesso qualche errore in uscita, ma poi siamo venuti fuori bene e ci sono molti rimpianti perché, soprattutto nel finale, le occasioni per portarla a casa ci sono state. Pareggio come una sconfitta? È giusto che ci sia delusione da parte dei ragazzi, ma forse allora bisogna capire che certe partite dobbiamo affrontarle con più decisione: l’attenzione, all’inizio, non è stata massimale, mentre nella ripresa abbiamo fatto bene chiudendo in crescendo. Non è stata la migliore prestazione stagionale, ma la volontà da parte della squadra non è mai mancata. Non è questione di eccesso di frenesia, i problemi sono stati a livello di concentrazione e attenzione».
CHAMPIONS PIU' LONTANA - E l'obiettivo più grande adesso è ancora più difficile per una Inter che è a -5 dal Napoli terzo (e impegnato domani nel lunch-match a Empoli). «La Champions League si fa più lontana - ha ammesso Pioli - perché davanti sono forti e vincono spesso. Ora però dobbiamo pensare a recuperare le energie: in questo periodo ne abbiamo spese parecchie. Il nostro obiettivo rimane quello di vincere più partite possibile, poi vedremo dove arriveremo. Il mio futuro? Sono contento della fiducia, del sostegno e del lavoro che stiamo facendo tutti assieme: la gente è preoccupata per il mio futuro, ma io mi godo il presente. I conti si faranno alla fine».