MILANO - Wanda Nara ieri in tarda mattinata è partita per Dubai insieme ai 5 figli. Volo Emirates da Malpensa e breve soggiorno prima di tornare in tempo per la puntata di domenica di Tiki Taka. Un modo per staccare la spina dopo le tensioni degli ultimi giorni e il sasso lanciato contro la sua macchina. Icardi naturalmente è rimasto a Milano e continuerà le terapie con Keita che salterà anche Cagliari-Inter. Tempo per parlare del futuro ce ne sarà e neppure il rinnovo di contratto a questo punto è una priorità perché Maurito ha capito che la cosa che gli interessa davvero (la fascia da capitano) non tornerà sul suo braccio. E allora anche per il ragazzo di Rosario è inevitabile riflettere sul domani partendo da un punto fermo: la sua carriera la vede in Italia, non all’estero.

MOTIVI FAMILIARI - Magari arriverà una proposta da un grande club estero al quale sarà impossibile dire di no (per il momento in corso Vittorio Emanuele assicurano che nessuno si è fatto vivo, mentre Wanda ha parlato di abboccamenti con più squadre negli scorsi mesi), ma intanto la linea tracciata è chiara: per motivi familiari e personali la famiglia Icardi non intende andar via dall’Italia. A Milano ha una bellissima casa in zona San Siro, ha comprato una villa sul lago di Como e ha fatto un investimento importante in un nuovo edificio di lusso tra la stazione Centrale e quella di Garibaldi. Prima che gli venisse tolta la fascia, era chiaro il suo desiderio di restare all’Inter. Meglio se con un aumento dell'ingaggio... Adesso riflette anche su altre soluzioni, sempre in Serie A. Sa che a giugno, prima di virare su Cristiano Ronaldo, la Juventus aveva pensato a lui (Wanda lo ha ribadito più volte anche in tv) e magari se cederà Dybala, Paratici potrebbe tornare alla carica. E poi c’è il Napoli che lo aveva già cercato nel 2016 per sostituire Higuain e che ha Ancelotti, suo grande estimatore. Entrambe le soluzioni non vanno scartate.

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