MILANO - Chiudere prima di domenica. Non è solo un desiderio dell’Inter, che vuole monetizzare in fretta la cessione del suo ex capitano per terminare definitivamente la vicenda e per dare respiro ai conti (nel 2020-21 arriveranno nuovi sponsor ma nell’ultima trimestrale c’è stata una contrazione dei ricavi del 35%), o un’esigenza del Psg, che ha individuato nel ventisettenne argentino il centravanti del futuro, colui che sostituirà quel Cavani destinato a lasciare a parametro zero la capitale francese (diretto proprio alla Pinetina?). Dietro la ferrea volontà di arrivare alle firme prima della prossima settimana c’è soprattutto... il fattore Mauro Icardi.

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Il contratto c'è

Inter e Psg in questo momento non hanno bisogno dell’ok dell’attaccante per perfezionare l’operazione perché Maurito lo scorso 2 settembre ha sottoscritto con la società di proprietà dell’emiro Al Thani un contratto da un anno più opzione per i successivi 4. L’opzione scatterà automaticamente se entro il 31 maggio i parigini eserciteranno il diritto di riscatto, fissato a 70 milioni (o a una cifra scontata, come succederà) dopo che il bomber è stato prestato a titolo gratuito per la stagione 2019-20. L’ex capitano nerazzurro, dunque, ha già il suo accordo che lo porterà a guadagnare, bonus compresi, circa 10 milioni netti fino al 2024, ma questa intesa è valida solo se Leonardo lo riscatterà entro il 31 maggio. Dal primo giugno l’opzione decadrà e con essa sfumerà anche il contratto con il Psg del bomber di Rosario. [...]

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