MILANO - "FC Internazionale Milano comunica la cessione di Mauro Icardi al Paris Saint-Germain FC: l'attaccante classe 1993 si trasferisce a titolo definitivo al club francese. Il Club ringrazia il giocatore per le sei stagioni trascorse insieme e gli augura il meglio per il prosieguo della sua avventura professionale". Con queste scarne righe l'Inter annuncia l'accordo e saluta, o meglio, si libera di Mauro Icardi lasciandolo a Parigi, alla corte del Psg. Icardi ha ottenuto quello che a Milano ha chiesto per mesi, impaziente, prima che saltasse il banco: un mega-contratto da dieci milioni di euro a stagione fino al 2024. È uscito di scena in maniera decisa e precisa fruttando una plusvalenza considerevole e cifre di tutto rispetto da reinvestire nel mercato che verrà. Magari puntando su Cavani, messo già da tempo nel mirino interista e fuori dal progetto del Psg. Col Matador, che si svincola dai campioni di Francia, bisogna venirsi incontro sull'ingaggio in questo momento fuori portata per le casse nerazzurre.

Icardi a Parigi, il Psg tratta con l'Inter fino all'ultimo

I due club ieri in serata si stavano scambiando le ultime carte prima della fumata bianca. L'Inter in tutto questo si toglie un peso, e risolve la questione ottenendo un assegno da 50 milioni, più altri otto legati ai bonus: presenze e gol, facilmente raggiungibili, ma anche un bonus cospicuo se la squadra parigina arriverà a conquistare la Champions League, traguardo finora proibito per gli sceicchi.

Icardi-Inter, 124 gol in 6 stagioni e un rapporto tormentato

Si chiude così una grana che risale a oltre un anno fa, alle spalle rimangono sei stagioni con 124 gol per Icardi, alti e bassi ma anche due titoli di capocannoniere: solo Boninsegna era riuscito a fare il bis con la maglia nerazzurra. Il resto è un rapporto tormentato: l'auto-biografia uscita a ottobre del 2016 e che ha fatto infuriare la tifoseria interista, ad esempio. Oppure le pressioni della moglie-agente Wanda Nara sul club con la richiesta di rinnovo contrattuale, l'ultimo capitolo della telenovela è stato sparare alto fino ad arrivare a nove milioni all'anno. L'Inter non si è arresa al braccio di ferro con Icardi, col tempo la frattura è diventata insanabile. E il Maurito che segnava a getto continuo, soltanto un ricordo. Fino a una presa di posizione dalla quale la società non si è sottratta: via la fascia da capitano a Icardi, storia del febbraio 2019. In pratica il punto di non ritorno.

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