MILANO - Ripartire dal “Toro”, oppure lanciare un segnale, promuovendo Sanchez al fianco di Lukaku? Il dubbio c’è, inutile nasconderlo. E chissà che non dia un aiuto a scioglierlo proprio l’allenamento di oggi a San Siro, dove l’Inter tornerà per la prima volta a distanza di quasi 4 mesi, visto che l’ultima apparizione risale, infatti, al ritorno con il Ludogorets, lo scorso 27 febbraio. Sarà un test in vista del match Sampdoria, che per la banda di Conte sarà una sorta di dentro o fuori per la rincorsa scudetto.
E ciò significa non potersi permettere un attacco spuntato, come accaduto sabato scorso contro il Napoli, con Lautaro come principale imputato. Fosse stata una stecca isolata, allora sarebbe anche passata in “cavalleria”, seppure con il rammarico dell’eliminazione. Invece, la prestazione dell’argentino è stata in linea con le sue ultime esibizioni pre-lockdown. Lecito, quindi, chiedersi se non stia risentendo del corteggiamento del Barcellona, da cui, probabilmente, è stato già sedotto.
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