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L'Inter vola e vede lo scudetto

Sesta vittoria su sei nel girone di ritorno e il vantaggio sul Milan secondo (sei punti) inizia a essere importante anche se mancano tredici giornate alla fine. Conte ha ritrovato Sanchez e la squadra dà garanzie importanti. Lunedì a San Siro arriva l'Atalanta.

INVIATO A PARMA - La sesta vittoria su altrettanti incontri del girone di ritorno ha permesso all'Inter di allungare a +6 sul Milan secondo e di mantenere 10 lunghezze di distacco dall'Atalanta e dalla Juventus. Antonio Conte ora sente profumo di scudetto e il match di lunedì sera a San Siro contro l'Atalanta potrebbe dargli un'altra spinta fondamentale verso l'obiettivo perché battere anche la formazione di Gasperini, dopo aver superato nel 2021 la Juventus, il Milan (due volte) e la Lazio, farebbe andare alle stelle l'autostima di un gruppo trasformato rispetto a quello timido e a corto di leadership che a dicembre era stato eliminato dalla Champions senza riuscire a vincere neppure una partita contro lo Shakhtar Donetsk. Da allora sembra trascorsa un'era geologica e invece sono passati appena tre mesi.

CHE SANCHEZ - Al Tardini Handanovic e compagni non hanno offerto una prestazione sul livello di quelle contro il Milan e il Genoa, tanto per fare due esempi, ma hanno comunque vinto con merito in una ripresa nella quale hanno mostrato i muscoli. Decisiva è stata una doppietta di Alexis Sanchez, titolare e finalmente prezioso per la squadra dopo tante prestazioni anonime. E' significativo che Conte abbia ritrovato il cileno in condizioni di grande forma proprio in un momento tanto delicato della stagione: se l'Inter aveva una lacuna, era quella dell'assenza di alternative ai due bomber, Lukaku e Martinez. Con l'ex Arsenal e United al top, anche questo problema è risolto e per le dirette concorrenti non è senza dubbio una buona notizia. Alexis è a quota 5 reti in Serie A: poche per uno che guadagna 7 milioni netti a stagione, ma quelle contro il Parma potrebbero avere un "peso" notevole in chiave scudetto.



INTER DI FERRO - In questo momento è innegabile che l'Inter sia la squadra più costante del campionato, quella che è venuta fuori dopo un momento difficile (leggi eliminazione dalla Champions) e che adesso non ha intenzione di mollare la presa. Nelle ultime 8 partite di A ha subito appena 2 reti, ma è l'attacco probabilmente il punto di forza con 62 reti all'attivo: nessuno ha fatto meglio. Conte è stato bravo a inserire nel suo scacchiere tattico Eriksen e ora sta recuperando anche Vidal, che al Tardini ha lottato bene quando è entrato. All'appello mancano ancora Vecino e Sensi, reduci da infortuni, mentre altri giocano solo spezzoni o saltuariamente (D'Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Pinamonti...) perché la formazione titolare che sta funzionando difficilmente così bene, difficilmente sarà cambiata da qui alla fine: con un impegno alla settimana, le sostituzioni saranno dettate solo da infortuni e squalifiche. E' il vantaggio di essere stati eliminati a dicembre dalle coppe europee. Conte vuole sfruttarlo fino in fondo in chiave tricolore.

TUTTI PRESENTI - Stamani la squadra è in campo ad Appiano Gentile per iniziare a preparare la sfida contro l'Atalanta nella quale Conte non avrà assenti visto che i quattro diffidati, a Parma hanno tutti evitato il giallo: contro la Dea, dunque, ci saranno Barella, Bastoni, Brozovic e Lukaku e l'Inter sarà al top. Nello scontro tra il primo e il secondo attacco del torneo ne vedremo delle belle.

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