MILANO - L'ultimo gol dell'Inter è stato fin qui la rete di Dzeko contro il Napoli al 47'. Da allora, contro Liverpool, Sassuolo e Genoa, l'attacco nerazzurro, che continua a essere il migliore del campionato, non è più andato a segno. E non perché l'Inter improvvisamente non tiri più in porta: all'improvviso, semmai, è mancata la precisione. Non solo: sono meno nette di prima le occasioni create. E Milan e Napoli sono in agguato in questa volata Scudetto. I nerazzurri hanno comunque il jolly del recupero col Bologna, ma per sfruttarlo appieno occorre vincere: arduo, senza segnare. L'impressione, alla luce delle prestazioni, è che il problema non sia fisico ma mentale: e a quel punto basterebbe sbloccarsi. E, per quanto i numeri non arridano a Lautaro, Dzeko e Sanchez, sarebbe scorretto lasciare solo l'attacco sul banco degli imputati. Forse le punte non vengono più servite come nel recente passato: il gioco è meno fluido, gli avversari sembrano aver escogitato le contromosse giuste. Servirebbero soluzioni alternative, ma nemmeno da centrocampo e difesa arrivano aiuti. Del resto, mancando quest'anno l'elemento (Lukaku) in grado di risolvere da solo certe partite, serve che l'Inter dovrà risolvere la questione lavorando tutti insieme da squadra.
Corriere dello Sport
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