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Zhang, margini ristretti tra debiti e stadio

Inter via Getty Images

Leggi il commento al momento del club nerazzurro e alle vicissitudini societarie

La prospettiva della famiglia Zhang di tenersi l’Inter è legata alla possibilità, assai remota, di rimborsare i 400 milioni raggiunti dal debito verso Oaktree per effetto della capitalizzazione degli interessi. L’ipotesi è complicata per un gruppo assai disastrato, ormai legato in Cina ad attività economiche piuttosto fallimentari. Per di più, Steven è inseguito da creditori arrabbiati come China Development Bank a cui non fu rimborsato un prestito da 250 milioni di cui egli stesso era garante. A Milano il presidente non si vede ormai da molti mesi e non si sa quando tornerà. Se pure Oaktree accettasse di allungare il prestito, ipotizziamo ad un tasso più alto del 12% attuale, il debito finirebbe per lievitare.

Se arrivasse un nuovo prestito, ad esempio al 15%, la holding si troverebbe debitrice di oltre mezzo miliardo nel giro di soli due anni. Le prospettive di uscita sembrano dunque legate alla possibilità di vendere l’Inter. Una volta concordato il prezzo con un eventuale compratore, andrebbero detratti i 400 milioni di debiti finanziari, le perdite pregresse che il club ha rinviato al futuro e magari riconosciuti i finanziamenti attraverso cui Zhang ha finanziato il club. Col ricavato bisognerebbe ripagare Oaktree, quindi la fetta che rimarrebbe a Zhang sarebbe piuttosto magra, sempre che riesca a incassarla senza farla aggredire dalle pretese degli altri creditori che da un anno danno la caccia ai suoi beni del presidente in giro per il mondo.

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