Corriere dello Sport

LIVE

La corsa dell'Inter, il bilancio di Marotta e perché aveva ragione Enzo Ferrari

"Gli italiani perdonano tutto, ma non perdonano il successo", sosteneva l'Ingegnere. E il presidente nerazzurro gli fa eco: "Contro chi vince, vige il concetto troppo italiano della cultura dell'invidia. Non abbiamo mai rischiato il fallimento"

Ammoniva Enzo Ferrari: "Gli italiani perdonano tutto, ai ladri, agli assassini, ai sequestratori, a tutti. Ma non perdonano il successo". Parole che Beppe Marotta ha riecheggiato con il Foglio, in calce all'entusiasmante primavera dell'Inter, l'unica squadra in lizza per vincere lo scudetto, la Champions League e la Coppa Italia. "Il nostro obiettivo è cercare di rispondere al concetto della sostenibilità che ci deve accompagnare sempre. Esistono le licenze nazionali e dell'Uefa che ti impongono certi parametri che devi rispettare. Oggi si va prima a far quadrare i conti di bilancio e poi raggiungere l'obiettivo sportivo, ma entrambe le cose possono essere fatte. L'equazione chi più spende vince non è vera. Vincete e poi fallite? Fallite è una parolaccia. Fa parte di quel concetto troppo italiano della cultura dell'invidia. Chi vince, si porta dietro questo concetto ed è sbagliato. Non abbiamo mai rischiato il fallimento, siamo una società che ha una esposizione finanziaria, abbiamo un bond che controlliamo benissimo, non abbiamo debiti verso i fornitori, verso le banche, altrimenti non avremmo potuto essere iscritti. Mai incappati in multe o diffide, paghiamo regolarmente il debito verso l'erario. C'è questo luogo comune di confondere le difficoltà che erano state sopra la nostra testa, con la gestione ordinaria dell'Inter".

Con la sola Champions sfondato il muro dei 100 milioni 

CAMMINO VIRTUOSO. Le cose stanno proprio così. Lo conferma l'analisi dell'ultimo bilancio ufficiale, al 30 giugno 2024, mentre rosee sono le prospettive alimentate dal consuntivo che verrà tracciato il 30 giugno prossimo, spinto all'insù dal cammino in Champions: gli incassi per il raggiungimento dei quarti di finale di Champions sono stati pari a circa 98,5 milioni di euro, e in caso di superamento del quarto di finale con il Bayern, si sfonderà il muro dei 113 milioni di euro. L'Inter ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024 con un rosso pari a 35,7 milioni di euro, risultato in miglioramento di circa 50 milioni di euro rispetto all’esercizio 2022/23, che si era chiuso in perdita per 85,8 milioni. Il fatturato della società nerazzurra è stato pari a 473,2 milioni di euro (contro i 425,5 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2023), mentre i costi sono rimasti sostanzialmente stabili a quota 464,3 milioni (465,5 milioni nel 2022/23). Complessivamente, l’Inter nella stagione 2023/24 ha registrato 473,2 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 425,5 milioni del 2022/23. La voce più corposa è quella relativa ai diritti tv, pari a 176,4 milioni di euro (rispetto ai 196,5 milioni del 2021/22) grazie al successo in campionato, mentre i ricavi da gestione dei diritti da calciatori sono stati pari a 73,8 milioni di cui 65,8 milioni di plusvalenze, in particolare legate alle cessioni di Onana (42,4 milioni) e Brozovic (14,7 milioni).

Il dettaglio dei ricavi

I RICAVI. Voce per voce, i ricavi hanno superato i 112 milioni di euro:

Ricavi da gara: 70,8 milioni di euro (78,9 milioni di euro nel 2022/23);
Ricavi da sponsor, commerciali e royalties: 112 milioni di euro (74,5 milioni di euro nel 2022/23);
Ricavi da diritti tv: 176,4 milioni di euro (196,5 milioni di euro nel 2022/23) di cui 101 milioni dalla Serie A e 65,6 milioni dalla UEFA;
Ricavi da gestione diritti calciatori, da cessione temporanea e altri proventi: 73,8 milioni di euro di cui 65,8 milioni dalle plusvalenze (37,1 milioni di euro, di cui 28,8 milioni di plusvalenze nel 2022/23;
Altri ricavi: 40,2 milioni di euro (45,7 milioni di euro nel 2022/23);
TOTALE: 473,2 milioni di euro (425,5 milioni nel 2022/23). 

Primo risultato operativo in utile dopo sette anni

PRIMO UTILE DAL 2018. La differenza tra fatturato e costi è stata positiva per 8,9 milioni di euro (rispetto al -40 milioni di euro del 2022/23), primo risultato operativo in utile dal 2018. Il risultato ante imposte è stato negativo per 26,5 milioni di euro circa (con un impatto da 40,3 milioni di oneri finanziari rispetto ai 39,7 milioni del 2022/23), rispetto al -77,2 milioni del 2022/23. Il risultato netto è stato negativo per 35,7 milioni di euro contro il rosso di 85,3 milioni del 2022/23. Sul fronte debiti, i debiti complessivi sono scesi a 734,8 milioni di euro (807 milioni al 30 giugno 2023), calo legato in particolare alla diminuzione dei debiti verso soci, fornitori e per debiti tributari. L’indebitamento finanziario netto è invece pari a -277,1 milioni di euro, rispetto al -308,8 milioni del 30 giugno 2023, alla luce della liquidità di 100,5 milioni di euro (100,5 milioni al 30 giugno 2023).

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi