MILANO - Lautaro ci crede e farà di tutto per non mancare domani sera con il Barcellona. Anzi, lui è già sicuro di esserci. Qualche dubbio in più, invece, ce l’hanno Inzaghi e il suo staff. In ogni caso, lo snodo sarà l’allenamento di oggi. Il Toro proverà a forzare, tornando ad allenarsi in gruppo. Poi, dipenderà dalle risposte del muscolo e anche dalle sue sensazioni. In ogni caso, se i riscontri saranno positivi, scatteranno ulteriori valutazioni e riflessioni. Già perché non è solo questione di come si sente l’attaccante argentino. Visto che, come premesso, lui avrebbe già deciso di correre il rischio. Addirittura, scendendo in campo dall’inizio. Ma un allenatore e il suo gruppo di lavoro sono obbligati a fare altri ragionamenti, tenendo conto di tutti i fattori.
La decisione su Lautaro Martinez
Tanto per cominciare, un Lautaro condizionato non sarebbe di aiuto. Al contrario, rischierebbe di mettere in difficoltà il resto della squadra. Soprattutto cominciando da titolare. In aggiunta, si può dare per scontato che, in qualsiasi caso, Lautaro non avrebbe i 90’ nelle gambe, né tantomeno i 120’, perché l’eventualità di finire ai supplementari è assolutamente concreta. E allora cos’è meglio? Tenersi un Toro in panchina, da gettare in campo in caso di necessità, oppure rischiare di doverlo togliere proprio in un momento di difficoltà? Insomma, per prendere una decisione definitiva occorreranno razionalità e freddezza. Perché è chiaro che il capitano si farà avanti, dando la sua totale disponibilità. Ma l’ago della bilancia dovranno essere le sue condizioni fisiche e le esigenze del piano gara, non certo la riconoscenza. A questo punto, è difficile credere che non venga convocato. Il resto è da vedersi.