Dopo il clamoroso 3-3 dell'andata, l'Inter a San Siro si gioca tutto. Arriva il Barcellona di Flick per la semifinale di ritorno di Champions League. Nerazzurri che arrivano alla sfida dopo la vittoria in campionato contro il Verona, che permette alla squadra di rimanere nella scia del Napoli. Inzaghi ha fatto riposare tanti dei titolari proprio in vista della sfida importantissima contro i blaugrana. L'allenatore dei nerazzurri ha analizzato la partita e il momento della squadra nella conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno: "Dovremo fare una grande gara di gruppo con una squadra fortissima. Ci vorrà una grande Inter, affrontiamo una grandissima squadra. All'andata abbiamo fatto un'ottima gara, nella quale dovevamo fare meglio in certi momenti. Siamo stati concentrati e lucidi, domani dobbiamo fare altrettanto. Sappiamo che qualità hanno e che in difesa qualcosa rischiano, ma è un rischio calcolato bene da un ottimo allenatore come Flick, che stimo molto. Il gruppo ci crede, ha voglia, aspetta questa partita con la giusta tensione. Si allenano bene".
Inter, Inzaghi: "La finale di Istanbul ce l'abbiamo ancora dentro"
Inzaghi ha poi parlato degli infortunati: "Su Lautaro e Pavard decideremo insieme allo staff medico e ai calciatori, dovranno dirmi loro le sensazioni. Ieri Pavard ha fatto la prima parte di allenamento con sensazioni discrete, Lautaro non si allena da Barcellona e vedremo oggi.Un giocatore che non può partire dall'inizio è difficile possa dare una mano negli ultimi minuti. Le sensazioni diranno tutto, purtroppo in questa stagione abbiamo avuto tantissime defezioni: abbiamo visto Barcellona e Bayern Monaco, sappiamo di avere una rosa attrezzata. Domattina avremo un risveglio muscolare e lì prenderò le decisioni, cercando sempre di fare il bene dell'Inter come ho sempre fatto in questi anni". L'allenatore ha poi parlato della finale persa a Istanbul: "Quel pensiero ce l'abbiamo ancora dentro, è stata una notte difficile da digerire. Ma adesso è giusto vivere del presente, della partita di domani: quello fa parte del percorso fatto in questi quattro anni con la nostra dirigenza, i nostri giocatori e i nostri tifosi. Siamo a due partite da un eventuale trofeo, con tutte le difficoltà che abbiamo avuto abbiamo portato l'Inter a essere la prima nel ranking UEFA. Quattro anni fa eravamo sedicesimi, ora vogliamo proseguire".