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L’Inter pensa alla finale Champions: Inzaghi non vuole correre rischi ma è tutto ancora in ballo

A Como spazio alle seconde linee: i titolari pronti se arrivassero segnali chiari dal Maradona: tutti i dettagli 

Scelta fatta. Se le indicazioni della vigilia fossero confermate, a Como scenderà in campo l’Inter 2 o quasi. Dei titolari potrebbe partire dall’inizio soltanto Dimarco. E anche Thuram sembra avviato a cominciare in panchina. Significa che, nonostante il distacco di un solo punto dal Napoli, Inzaghi va in all-in sulla finale di Champions. Comprensibile, arrivati a questo punto. La grande chance per il ribaltone c’è stata domenica scorsa e i nerazzurri l’hanno sprecata facendosi raggiungere dalla Lazio. Avessero vinto, il sorpasso sarebbe divenuto realtà e questa sera al Sinigaglia sarebbe bastato vincere. Ovvio che, almeno sulla carta, tutto ancora possa succedere. Ma per spuntarla al foto-finish servirebbe che i partenopei steccassero la terza gara consecutiva: per di più contro un Cagliari che, già salvo, non ha più nulla da chiedere a questo campionato. 

Inter, zero rischi per la Champions   

I big saranno pronti ad entrare in corsa. Soprattutto se dal Maradona dovessero rimbalzare un certo tipo di notizie. A quel punto, l’Inter non potrà permettersi altri errori. I cambi riguarderanno chi ha più bisogno di minuti, chi di trovare brillantezza. Chi, magari, potrebbe correre qualche rischio, verrà risparmiato. Lautaro e Frattesi, ad esempio, sono stati convocati, dopo aver svolto la rifinitura in gruppo. Non ci saranno, invece, quindi, né Pavard nè Zielinski, che anche ieri hanno lavorato a parte. Il francese è tornato ad avvertire qualche fastidio alla caviglia e non si sente del tutto sicuro negli appoggi. Il polacco è affaticato. I 9 giorni che mancano alla sfida con il Psg dovrebbero essere sufficienti per una piena ripresa di entrambi. Con ogni probabilità saranno anche loro a Como, ma solo come spettatori. 

Inzaghi punta sul turnover 

Per compiere le sue scelte, è probabile che Inzaghi abbia valutato il comportamento dei suoi con Torino (e Verona) rispetto a quello con la Lazio. Contro i granata, infatti, si è vista un’Inter leggera e capace di colpire al momento giusto, per poi tenere il risultato. Con i biancocelesti, invece, la squadra ha dato l’impressione di essere più pesante e preoccupata. La differenza è che, nel primo caso, in campo c’erano soprattutto i rincalzi, mentre nel secondo hanno trovato spazio i titolari. Probabile, allora, che, anche inconsciamente, il pensiero di Monaco – e quindi il timore di farsi male e perdere la finale – abbia finito per condizionarli, spingendoli ad entrare in modalità gestione una volta in vantaggio. Chissà che anche stavolta, allora, l’incastro non possa rivelarsi giusto. Tutto lascia credere che si rivedrà Zalewski in posizione più avanzata, da secondo trequartista in coppia con Correa, alle spalle di Taremi. Contro il Toro è stata una variante tattica che ha fatto la differenza, anche al di là della prodezza del polacco in avvio. In ogni caso, Inzaghi è il primo a voler chiudere il campionato con una vittoria, evitando anche il pericolo di un aggiunger un ultimo rimpianto. Conquistare la Champions, però, resta il modo migliore dei modi per rispondere a Conte. Le cui dichiarazioni di ieri non sono state particolarmente apprezzate, visto che hanno dato l’impressione di voler sminuire il percorso nerazzurro in Europa. Non sarebbe una sorpresa, allora, se il tecnico piacentino le usasse per caricare la sua truppa.

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