MILANO - E ora l’Inter va all in su Fabregas. O meglio lo ha già fatto. Visto che, come emerso, l’addio di Inzaghi, nella sostanza, non si è consumato nell’incontro di ieri, ma in casa nerazzurra era già dato come assodato. Insomma, i contatti con il tecnico spagnolo non solo c’erano già stati nei giorni scorsi, ma sono ormai talmente avanzati che il diretto interessato, oggi, volerà a Londra per incontrare Suwarso, il presidente del Como, nonché uomo di fiducia dei fratelli Hartono, proprietari del club. Lo scopo del viaggio pare evidente: essere liberato dal contratto che lo lega alla società lariana addirittura fino al 2028. L’Inter vorrebbe chiudere la partita per il nuovo allenatore entro il weekend, quindi si augura che non ci siano intoppi: ieri i dirigenti hanno lasciato la sede passate le 21.30 al termine di un nuovo summit.
Fabregas, slitta l’esame a Coverciano
Vero che il via libera a Fabregas non può essere dato per scontato, ma intanto circola già il nome di un sostituto: Farioli. Peraltro, il Como ha già fatto muro sia davanti al corteggiamento del Bayer Leverkusen sia davanti a quello della Roma. Ma adesso c’è una differenza: stavolta Cesc si sta esponendo in prima persona: vuole avere la sua chance all’Inter e farà di tutto per ottenerla. A quel punto, ci saranno da sistemare un altro paio di questioni. Innanzitutto, dovrà cedere le quote del Como in suo possesso. E poi dovrà ricollocare il suo esame a Coverciano per il patentino di allenatore, visto che la sessione coincide con l’inizio del Mondiale per club.
Il progetto tecnico dell’Inter
La scelta, o preferenza, almeno per il momento, di Fabregas nasce dalla voglia di ripartire con un allenatore giovane e abituato a lavorare con elementi di prospettiva. Perché quella sarà la strada che percorrerà l'Inter, secondo la linea tracciata di Oaktree. Cesc ha dimostrato di avere queste caratteristiche al Como. Ma è chiaro che l’Inter, se tutto si incastrerà, è un livello più alto e che, inoltre, ha un sistema di gioco consolidato da almeno 4 anni. Quel sistema non è il preferito dell’allenatore spagnolo, ma lo ha comunque adottato in alcune occasioni. Dunque, è probabile, che l’idea sia quella di proseguire sullo stesso percorso tecnico, seppure con principi ed evoluzioni differenti. E gli interpreti? L’Inter ha già fatto sapere che non ci saranno rivoluzioni sul mercato: verranno fatti investimenti, ma l’ossatura della rosa sarà la stessa. Chiaro, però, che come accaduto con il Como, Cesc vorrà dare almeno la sua impronta agli acquisti. Probabile, quindi, che i nuovi obbiettivi, dopo Sucic e Luis Henrique, dovranno essere verificati con il nuovo allenatore.
Inter, l’alternativa è Chivu
Come premesso, tutto lascia credere che sarà Fabregas il nuovo occupante della panchina nerazzurra. Ma l’Inter si tiene comunque un piano B, che, in questo momento, ha il nome di Chivu. A vantaggio del rumeno, c'è il fatto di conoscere l’ambiente nerazzurro, essendo stato giocatore e in tempi recenti pure allenatore della Primavera. Inoltre, ha scelto la difesa a 3 per salvare il Parma, che peraltro non dovrebbe ostacolarlo se dovesse farsi avanti l’Inter. Restano sullo sfondo, infine, i vari De Zerbi, Vieira e Palladino. Del resto, Fabregas ormai vede il traguardo. E si tratterebbe del primo allenatore straniero per Marotta, in 46 anni da dirigente.