Se dovessero far fede le dichiarazioni di giornata, si potrebbe concludere che la missione del direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, in Inghilterra per convincere Fabregas ad accettare la panchina nerazzurra, non abbia avuto il successo sperato. Alle parole del presidente del Como, che ha pubblicamente affermato che il progetto del club lariano gira attorno alla figura del tecnico, hanno infatti fatto eco quelle dello stesso spagnolo, che ha confermato la condivisione di intenti con Surawaso. Un doppio segnale negativo, che però non ha spento le speranze della dirigenza interista di arrivare all'erede prescelto di Simone Inzaghi, volato in Arabia per accettare l'offerta dell'Al Hilal.
Dipende tutto da Fabregas
Le parole di Fabregas dal palco di SWXS London non hanno scoraggiato l'Inter. Le chiavi del nuovo progetto nerazzurro sono pronte ad essere consegnate a Cesc, sul quale Marotta ha puntato con decisione una volta capite le intenzioni di Inzaghi, ma dal punto di vista operativo sarà proprio lui a doversi muovere, parlando con la proprietà del club lariano e forzando la mano per liberarsi.
Mondiale per club e nomi alternativi
A giocare un ruolo fondamentale sarà adesso il fattore tempo: con il Mondiale per Club alle porte, l'Inter spera nella capacità di persuasione di Fabregas. Sullo sfondo restano alcuni nomi, che non sono mai diventati vere e proprie candidature: Chivu, ma anche De Zerbi, Vieira e Palladino.