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Serie A Juventus, Pogba senza limti: «Voglio vincere tutto»

Il talento dei bianconeri pronto a nuove sfide dopo un anno trionfale: «Intanto comincio da Euro 2016. Quest'anno ho battuto tutti i miei record, sono orgoglioso di me stesso, ma spero di raggiungere la perfezione. Evra? come un fratello maggiore»

ROMA - Paul Pogba è pronto per Euro 2016. La convocazione di Deschamps era scontata ma la certezza di partecipare al prossimo campionato europeo, quello di casa, è comunque una grande soddisfazione per il centrocampista della Juventus, reduce dall'ennesima stagione trionfale: "Sono soddisfatto della mia stagione, credo di essere cresciuto. Lo dimostrano le statistiche, gli assist, i gol. Ho battuto tutti i miei record quest'anno, sono abbastanza orgoglioso di me stesso".

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VERSO LA PERFEZIONE - Ai microfoni di "Rmc Sport" il talento francese ha parlato di tutto: dei bianconeri, della maggiore responsabilità senza Vidal, Pirlo o Tevez, e soprattutto dei suoi obiettivi: "Mi prendo più rischi anche perché ci sono meno persone a prenderli. Prima c'erano Pirlo, Vidal, Tevez, ora prendo un po' più il gioco in mano anche se sono arrivati giocatori esperti come Khedira o Mandzukic. Ma è vero che ho dovuto dare un po' di più alla squadra. Cerco sempre di crescere e quando gioco non cerco di impressionare il pubblico, gioco il mio calcio, sono sempre stato così. Mi viene detto che a volte esagero ma Paul Pogba è questo. Semmai devo crescere nel cercare certe giocate al momento giusto, è qui che devo migliorare. Sono ancora giovane, cerco la perfezione e spero di raggiungerla".

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IL "FRATELLO" EVRA - Pogba sottolinea poi l'aspetto nel quale è più maturato e cresciuto: "Ho molte più partite nelle gambe oggi, comincio a capire quando tenere la palla, quando cambiare ritmo, è in questo che sono cresciuto. Quest'anno, poi, ho avuto più responsabilità e anche questo mi ha fatto crescere. Ma ho sempre bisogno dei consigli dell'allenatore". Poi una battuta su Evra, anche lui convocato da Deschamps per Euro 2016: "È come un fratello maggiore anche se lo chiamo 'zio Pat'. È una persona che aiuta, che ha molta esperienza e dà consigli. Non sogno di essere un giorno il capitano della Francia, ma sogno una grande carriera e battere il record di presenze in nazionale di Thuram, vincendo tutto a partire dai prossimi Europei".

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