TORINO - Nella partita con il Milan a San Siro «abbiamo palesemente subito un torto, è evidente a tutti. Non abbiamo protestato. A fine partita ho avuto un confronto, molto civile, con l'arbitro Rizzoli, esponendo a lui il mio punto di vista». Così il direttore generale della Juventus Beppe Marotta, nella risposta agli azionisti all'assemblea sull'episodio del gol annullato a Pjanic. «Non cerchiamo alibi - - ha aggiunto Marotta - la Juventus deve vincere anche facendo fronte alle avversità arbitrali».

«NOI I PIU' FORTI» - «Ci riteniamo, senza ombra di dubbio, i più forti. Non sempre vince il più forte, ma abbiamo l'obbligo di arrivare in fondo da vincitori». Così Giuseppe Marotta, direttore generale e a.d della Juventus. «Siamo ancora in una fase molto interlocutoria per tutti e il campionato è aperto per molte squadre», ha aggiunto Marotta, che ha fatto i complimenti al Milan: «Non era inserito nella griglia delle squadre più competitive, ma ha dimostrato di potere recitare la sua parte, forse anche grazie al vantaggio di giocare senza il carico della responsabilità e della tensione».

IL COLLOQUIO CON RIZZOLI - Marotta, infine, è tornato sul caso del gol di Pjanic annullato a San Siro: «Con l'arbitro Rizzoli - ha rivelato - ho rimarcato lo stato d'animo dei giocatori, dell'allenatore, della società, siamo entrati nel merito della casistica. Ma per noi la cosa è chiusa, d'altronde ci sono valutazioni che restano molto soggettive, giustamente l'arbitro deve avere ancora discrezionalità. Ma la Juventus - ha precisato Marotta - non può nascondersi dietro l'alibi, la giustificazione di un arbitraggio che ci ha penalizzato, dobbiamo vincere anche in caso di errori arbitrali».

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