ROMA - L'undicesima vittoria in campionato consente alla Juve di continuare la sua piccola fuga verso il sesto scudetto mettendo la massima pressione sulla Roma - attesa dalla difficile trasferta di Bergamo - e sul Milan, che si confronterà in serata con la prima di Inter di Pioli. Tre gol al Pescara non sono una grande notizia, semmai la notizia vera è che Gonzalo Higuain è rimasto a secco dopo un blitz in Argentina che gli ha lasciato addosso tanta stanchezza e moltissime polemiche. Khedira, Mandzukic e Hernanes: i goleador di Allegri oscurano la notte del fuoriclasse bianconero e illuminano la carriera del giovane Kean, talento del nuovo millennio, il Duemila, entrato proprio quando la Juve ha messo al sicuro la vittoria e ha spostato la testa sull’impegno di Siviglia. Un altro record per la Signora, che si permette di giostrare i suoi campioni pensando anche al futuro.

Sette punti di svantaggio fino al primo pomeriggio: la Roma dovrà spingere al massimo sostenendo la coppia più prolifica del torneo, Dzeko-Salah, per battere la squadra rivelazione della stagione. L’Atalanta di Gasperini viaggia talmente forte che il ct Ventura l’ha trasformata in un serbatoio prezioso per la Nazionale: Spalletti sa che non si può scherzare. Con una doppietta di Insigne, intanto, il Napoli riprende la sua corsa al vertice avvicinando di nuovo la zona Champions, da dove era uscito prima della sosta. Lorenzo, dopo la polemica con Sarri per la sostituzione di Torino, è finalmente tornato il “Magnifico”: non segnava su azione da febbraio e i gol di Udine potrebbero lanciarlo di nuovo nella categoria dei giocatori più decisivi del campionato. Con il morale molto più sereno, la squadra azzurra si avvicinerà alla sfida decisiva con la Dinamo Kiev che vale il passaggio al turno successivo della Champions. Poi tornerà Milik e il peggio sarà passato.