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Juventus, Higuain: «Ho pianto quando ho lasciato Napoli»

LaPresse
L'argentino, in una lunga intervista a El Mundo, parla di Real Madrid, del suo amico Dybala e della doppia sfida con il Barcellona: «Giocheremo fino alla morte»

TORINO - A tutto Pipita. El Mundo, il giorno prima della super sfida tra Juventus e Barcellona, ha pubblicato una lunga intervista a Gonzalo Higuain. L'argentino ha parlato del suo passato, tra Madrid e Napoli, città che ha lasciato dopo aver pianto, e del rapporto con Torino. 

Eccone alcuni estratti:

BARCELLONA - "Da molti anni il Barça è nell'élite del calcio, ma così è andato il sorteggio e siamo pronti per affrontarlo. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi perché siamo convinti che possiamo passare il turno".

MESSI - "E' sempre tra i migliori al mondo, ma noi abbiamo fiducia nei nostri giocatori. Giocheremo le due partite fino alla morte".

IL MADRIDISMO - "Tutti sanno l'affetto che ho per il Real Madrid, ma ora difendo i colori della Juventus. E' una partita speciale, perché elimineremmo una grande rivale e ci potrebbe dare molta fiducia per il futuro in questa competizione".

L'ARISTOCRAZIA - El Mundo chiede al Pipita se il passaggio alla Juve significhi per lui un ritorno all'aristocrazia. "Quando ho firmato per questa squadra sapevo cosa rappresentasse, ora ne ho avuto la conferma: è simile al Madrid. Il Real cerca di vincere tutti i titoli, mentre la Juve ha già dimostrato la sua leadership in Italia e ora...".

IL DILEMMA - Nell'intervista al quotidiano spagnolo, Ismael Monzon chiede al Pipita se preferisce vivere in una città dove tutti lo adorano o in una squadra in cui è una delle tante stelle. "Sono stato felice in ogni squadra in cui ho giocato - continua l'argentino -. E lo sono qui. Sono convinto della scelta che ho fatto. Le critiche? Convivo con la pressione da quando ho 18 anni".

I PIANTI - "Ho pianto per il calcio: di gioia e di tristezza. Ho pianto quando sono andato via da Madrid e anche da Napoli. Ho sempre avuto un grande affetto per i posti in cui ho vissuto. Quando me ne sono andato da entrambe le città è stato un momento molto triste".

IL RAPPORTO CON CR7 - "Ronaldo? Non è vero che i nostri rapporti non fossero buoni - continua parlando del portoghese -. Non avrei mai giocato tre anni con lui: il nostro rapporto era normale, sempre cordiale. Lo rispetto e lo ammiro per tutto quello che ha fatto".

DYBALA - Sul suo amico Dybala, Higuain dice: "Non lo conoscevo prima, ma il fatto che sia anche lui argentino ci ha aiutato a legare. Abbiamo un'amicizia speciale, si vede. Se un giorno mi dicesse che va al Real Madrid? Non sono degno di dirgli nulla. Paulo è molto, molto giovane. Ha una carriera davanti che può essere favolosa, io ho quasi 30 anni e deve decidere da solo quale sarà il suo destino".

Il Barça sbarca a Torino, ma sbaglia strada

TORINO - "Città che offre ciò che promette - conclude Higuain -. Ciò che più mi ha attirato l'attenzione è il rispetto che i tifosi che hanno quando mi incontrano per strada e la consapevolezza che il calcio sia solo un lavoro".

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