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Allegri vede tricolore: «Juventus, è un derby scudetto»

Alla vigilia della stracittadina in casa del Torino il tecnico non vuole rilassamenti: «Questa gara è importantissima, farò turnover e in porta ci sarà Neto»

TORINO - Nemmeno il tempo di smaltire la vittoria per 2-0 in casa del Monaco nell'andata della semifinale di Champions League che per la Juventus è già tempo di derby. E la stracittadina di domani sul campo del Torino, in caso di vittoria, potrebbe consegnare il sesto scudetto consecutivo ai campioni d'Italia se il giorno dopo la Roma non vincerà sul campo del Milan«Sarà dura perché il Torino come avversario è simile all'Atalanta e al Monaco. Squadre che giocano bene e con ottime individualità, UNa sfida difficile ma per noi importantissima perché vale lo scudetto». Il tecnico parla poi dei rivali granata: «Mihajlovic è un ottimo tecnico e si vede da come gioca il Toro. Belotti? E' il centravanti della Nazionale, non ha bisogno di presentazioni. Non so se vale i 100 milioni della clausola, non sono un esperto di mercato ma i suoi numeri parlano di un astagione straordinaria. Il 'Gallo' alla Juve? Noi abbiamo Higuain, fare giocare quei due insieme è impossibile, non si riesce nemmeno con la colla».

TURNOVER - Allegri confessa anche di pensare al turnover: «Negli ultimi tre mesi ho cambiato spesso e succederà anche stavolta, visto il grande numero di partite ravvicinate. Intanto vi dico che in porta giocherà Neto. Marchisio? Difficilmente giocherà ma al di là dei calciatori che sceglierò la prestazione non ne risentirà». La filosofia è quella di vivere il presente per costruire un futuro radioso: «Non bisogna pensare alla fine ma a domani, un passo alla volta. ma il pensare può mandare fuori giri, l'unica certezza per ora è la finale di Coppa Italia. Non è semplice arrivare in fondo e questi venti giorni vanno vissuti con grande entusiasmo e col desiderio di arrivare in fondo, perché non tutti gli anni capitano queste cose e quando capitano bisogna vivere ogni momento come se fosse l'ultimo. Quando, speriamo, ci sarà da festeggiare, lo faremo - assicura Allegri -. Il riposo è importante quanto il lavoro, uno lavora per degli obiettivi, poi bisognera' essere bravi a spegnere l'interruttore e riattaccare quello del lavoro, e' quella la forza della grande squadra».  

FUTURO BIANCONERO - Un pensiero poi alla tragedia di Superga in cui scomparve il 'Grande Torino' e di cui ieri ricorreva il 49esimo anniversario: «Di fronte alle tragedie non ci sono né colori né bandiere, serve solo rispetto». Poi il discorso si sposta su Totti«Ha fatto una carriera straordinaria, è stato un giocatore unico ma non è giusto parlare di qualcosa su cui non si è pronunciato nemmeno il diretto interessato». Il tecnico juventino è poi tornato a parlare del proprio futuro: «Anno sabatico in caso di 'Triplete'? Io un anno fermo non ci sto. Quando deciderò di fermarmi sarà perché avrò smesso. Con la società ancora non ci siamo incontrati e lo faremo quando la società deciderà di farlo, problemi non ce ne sono. Ma se si sta bene insieme e le cose vanno bene, non ci sono motivi per non proseguire insieme».

Video: BUFFON INDIGNATO CON I VANDALI DI SUPERGA (VIDEO)

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