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Juventus, Allegri: «Vincere non è la normalità. Magari cambio modulo...»

L'allenatore bianconero dopo la festa di Villar Perosa: «Serve umiltà e rispetto, le avversarie si sono rinforzate»

ROMA - Sulla pelle c'è ancora l'amarezza per la sconfitta in Supercoppa ma alla vigilia del campionato, Allegri è proiettato al futuro e chiede ai suoi di affrontare la stagione senza nessun tipo di presunzione.  «Vincere è una cosa strardinaria, non è una cosa normale - ha spiegato il tecnico bianconero -. Ogni vittoria va gustata, va festeggiata. La Juventus nella storia ha vinto tantissimo e comunque vincere è sempre difficile. Quello che è stato fatto nessuno ce lo può togliere e credo siano stati fatti dei numeri importanti. Sabato siamo tutti a zero punti, partiamo tutti alla pari e credo ci voglia molto equilibrio: dobbiamo affrontare la stagione nel migliore dei modi perché in Italia le avversarie si sono rafforzate».

UMILTA' - Secondo il tecnico bianconero la chiave è quella di non pensare che tutto sia sempre in discesa per i bianconeri: «L'umiltà e il rispetto non mancheranno, sono nel Dna della Juventus: dobbiamo portare a casa le vittorie col sacrificio, col sudore, senza presunzione. E' l'errore che non dobbiamo commettere. Per quanto riguarda i nuovi, sono arrivati degli ottimi giocatori, avranno il tempo per inserirsi. Non scordiamoci che siamo partiti in ritardo, perchè fortunatamente abbiamo giocato la finale di Champions; meritatamente più che fortunatamente. Quando si gioca con quelli più forti, per batterli bisogna succedere qualcosa di straordinario, dentro la squadra e fuori dal campo. A Cardiff non è successo ed è merito del Real, perchè dopo alla fine sono stati i più bravi e hanno meritato questa Coppa».

MODULO - L'anno scorso Allegri stupì tutti varando a metà stagione il 4-2-3-1 iperoffensivo. Quest'anno, anche alla luce dell'arrivo di Matuidi, potrebbe varare un'altra svolta: «Il modulo? Una volta chiuso il mercato potremo fare le valutazioni del caso e decidere al meglio. Douglas Costa ha delle caratteristiche che altri giocatori non hanno e quindi per inserirlo devo trovare un equilibrio giusto. Magari con alcuni giocatori va bene, con altri va meno bene. In questo momento siamo così, magari tra 2-3-4 mesi cambieremo».

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