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Juventus, Pjanic: «Higuain aveva tanta rabbia dentro»

ANSA
Il bosniaco: «Aveva tanta rabbia dentro, per noi è un giocatore importantissimo»

ROMA - La «lesione di tipo distrattivo di apparente lieve-media entità al quadricipite femorale della coscia destra» che lo ha messo fuori gioco nell'immediata vigilia della partita di Champions vinta poi 2-0 dalla Juventus contro l'Olympiacos ha spaventato i tifosi, che sperano di rivederlo in campo al più presto. A cercare di rassicurarli è stato lo stesso Miralem Pjanic, ai microfoni di Sky a Milano dove ha preso parte a un evento organizzato da uno sponsor: «Purtroppo la prossima la salterò di sicuro, spero di recuperare veloce anche se i tempi ancora non li sappiamo. I dottori ancora non hanno detto qualcosa di concreto: di sicuro c’è solo che salto l’Atalanta».  Il centrocampista di Massimiliano Allegri è tornato poi sulla sfida vinta all'Allianz Stadium contro i greci: «Si vedeva che era una partita complicata perché l’Olympiacos giocava con undici giocatori dietro la palla, i tre più avanzati poi erano veloci e sempre pronti a ripartire. Bisognava aspettare che si stancassero come è successo e siamo felici che a deciderla è stato Higuain, che aveva avuto molte critiche. Lui è stato sereno ma da attaccante vuole segnare e quando non ci riesce se la prende un po’ con sé. Il ‘Pipita’, per noi è importantissimo, ha qualità incredibili e le ha dimostrate in questi anni. Parliamo dell’attaccante più forte del campionato, di sicuro uno dei primi tre e con questo gol avrà sfogato un po’ di rabbia».

JUVENTUS, PJANIC KO

L'ALLIEVO - Elogi poi per un collega di reparto, quasi un'allievo per Pjanic: «Bentancur? Non mi sorprende la sua tranquillità in campo perché gioca semplice senza dribbling inutili, gioca al calcio come si deve giocare. Mi piace e siamo contenti di averlo, ha solo 20 anni e può crescere ancora molto soprattutto qui alla Juventus. È un ragazzo per bene e ci darà una grande mano». Chiusura sul nuovo ruolo disegnato per lui da Allegri quando è arrivato alla Juventus e sulle ambizioni personali: «Come mi trovo davanti alla difesa a fare da “pendolo”? Mi piace tanto giocare in questa posizione e mi sento in crescita, più maturo e sicuro in campo. Mi sento importante in questa squadra e lavoro per migliorare ancora e voglio diventare tra i più forti al mondo in questo ruolo. Non mi pongo limiti. Lo scudetto in bianconero mi ha fatto crescere, così come la finale di Champions League: tutti fattori che danno consapevolezza, così come lo sfidare i calciatori più forti al mondo in Europa».

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