TORINO - «È una stagione stimolante tanto quanto le altre e lo sarà sempre perché la Juve fa la corsa su se stessa. Non ci si annoia mai a vincere, è come una droga, una cosa di cui si ha bisogno». " data-href="https://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie-a/juve/2017/12/18-35800578/juventus_c_anche_ilaria_damico_alla_cena_di_natale" data-img="https://cdn.corrieredellosport.it/images/2017/12/18/221246924-a9735462-22b9-428c-a692-d4d49b4dde8e.jpg">Giorgio Chiellini non si stanca e vuole il settimo scudetto consecutivo. Il difensore bianconero ha rilasciato un’intervista a "Rivista Undici", in edicola dal 20 dicembre: «Una volta provate quelle emozioni si fa di tutto per provarle ancora – ha continuato Chiellini che ha anche spiegato i segreti del mestiere -. Bisogna disturbare i movimenti degli attaccanti, cercando di prevenirli. Sono sempre stato così. Non sarò di certo piacevole da affrontare, ma non sono mai stato scorretto. Anzi, ora sono anche meno impulsivo. Quando avevo 22 anni ogni partita era un modo per sfogare l’agonismo e l’adrenalina, diventava una battaglia. Ero fastidioso. Ora mi ci sono abituato, ma quando si è all’inizio è tutto una scoperta e non si capisce bene dove indirizzare l’energia e la tensione».

Pjanic: «La Juve è sempre presente, la Roma invece...»