TORINO - «Nell'ultima conferenza stampa  i divertiremo un po’ di più a dire un po’ di nomi e un po’ di roba». Con queste parole Massimiliano Allegri aveva preannunciato i fuochi d'artificio durante l'appuntamento con i giornalisti prima della gara con il Verona. La notizia più importante riguarda il suo futuro alla Juventus: «C'è una percentuale altissima per la mia permanenza, non ho mai avuto dubbi. Settimana prossima ci incontreremo con la società per capire cosa vogliono fare per rendere la Juventus competitiva come hanno sempre fatto».

RISPETTO - Allegri chiede rispetto per i trionfi di questi anni: «Chi non ci fa i complimenti non ha rispetto per il nostro lavoro: non si può mettere in discussione una squadra che vince 4 scudetti, 4 coppe Italia e raggiunge due finali di Champions. Non si può mettere a confronto contro una squadra che ha giocato bene ma non ha fatto nemmeno una finale».

IL RIASSUNTO DEI 4 ANNI - Allegri ha riavvolto il nastro dei 4 anni alla guida della Juventus: «Il primo anno è stato quello della consapevolezza perché siamo cresciuti molto in autostima; il secondo anno è stato diverso, dove la tenacia ci ha contraddistinto perché eravamo in fondo alla classifica con 12 punti in 12 partite con una rimonta incredibile da 25 vittorie su 26; il terzo è stato quello della costanza, quest'ultimo è quello più bello, è quello dell'orgoglio».