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Diffida contro la Juventus: «Va penalizzata»

Da Napoli un'iniziativa dall'associazione "Noi Consumatori", che contesta l'esibizione di 36 scudetti e chiede squalifiche per calciatori e dirigenti

«Solo 34 titoli. Quindi nessun altro numero, può esser comunicato, esposto e pubblicizzato dalla Juventus nel rispetto dei valori dello sport e dei provvedimenti delle Autorità preposte. Infatti diversamente dal numero 34 scudetti, ogni comunicazione, immagine e propaganda come quella sul sito internet e all’ingresso dello stadio di n. 36 scudetti, rappresenta anche una fattispecie di pubblicità ingannevole e violazione delle norme di diritto, oltre che essere pessimo esempio di elusione ed arroganza in violazione dei valori sportivi e dei principi di lealtà, etica, correttezza. Tutto questo, sotto gli occhi di tutti ed in danno di ciò che il mondo sportivo dovrebbe rappresentare soprattutto agli occhi dei più giovani, nonché per gli atleti e tifosi, increduli a tutt’oggi del mancato intervento delle Istituzioni ed Organismi preposti innanzi a tali fatti e condotte tutt’ora in corso.  

Che tale società per azioni, la Juventus F.C., senza dubbio responsabile di illegittima comunicazione anche tramite il proprio sito internet, nonché di mancanza di trasparenza  e pubblicità ingannevole nel vantare un maggiore numero di scudetti (senza tener conto di quello revocato e quello non assegnato), nonostante il precedente di “Calciopoli”, risulta  esser quotata in borsa, ragion per cui il divulgare notizie errate, false e fuorvianti, può avere senza dubbio effetti dannosi anche per i consumatori confusi ed indotti in errore dalla divulgazione di notizie fuorvianti sull’effettivo numero di titoli regolarmente  vinti dalla Juventus e sulla storia, curriculum, precedenti sportivi di tale società.

Che tale condotta, oltre a  violare e non rispettare i diritti dei tifosi tutti  e gli alti principi e valori fondamentali del mondo dello sport come del diritto, con grave e reiterata elusione – come avviene indisturbatamente da anni – dei richiamati provvedimenti della giustizia sportiva, con questa errata e fuorviante comunicazione e strumentale pubblicazione di un maggior numero di titoli sportivi fornita all’opinione pubblica, può altresì, così turbare il mercato economico interno dei valori o delle merci, trattandosi di divulgazione di notizie false, illegittime, esagerate o tendenziose, atte a cagionare un possibile  aumento o una diminuzione del prezzo dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato.

Per i su esposti motivi, lo scrivente, attende, entro dieci giorni la valutazione e punizione delle predette condotte palesemente antisportive e delle violazioni se esistenti, verificatesi previa relativa motivazione e conseguentemente la penalizzazione della squadra Juventus, così come previsto dallo Statuto federale e dal regolamento, per tutte le irregolarità e violazioni, anche dei principi di buona fede, correttezza e trasparenza, nonché dei valori e codice etico, che si dovessero ravvisare all’esito delle indagini del caso (...)».

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