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Juventus, la scalata di Agnelli per arrivare sul CR7

Dietro l’affare del secolo c’è il lavoro (lunghissimo) del presidente. Da Matri a Ronaldo: nove anni in cui la società bianconera è progressivamente diventata una potenza economica e tecnica

TORINO - La scalata alla montagna. Il K2? No, il CR7. Una missione che Andrea Agnelli, pur non immaginandolo all’epoca, ha iniziato otto anni fa, nel giorno in cui arrivò al vertice della Juventus e scelse la squadra con la quale provare a salire: Marotta, Paratici e Nedved. Da allora, sulle macerie di un tifo disamorato, è stato costruito l’impero che oggi vanta Cristiano Ronaldo, il gioiello più prezioso del mondo. E grazie soprattutto ai meriti di un presidente lungimirante il fatturato del club è passato da quello che usciva con le ossa ammaccate dagli anni Calciopoli (172,1 milioni) a uno di quelli tra i più grandi in Europa (562,7).


CAPACITA’ - Andrea Agnelli è stato bravo, c’è poco da dire. Lo certificano, se ce ne fosse bisogno, sette scudetti, quattro coppe Italia, tre Supercoppe e tutte le strutture di proprietà del club. Oggi il numero uno si gode un ingaggio - quello di Cristiano - sulle stile di quelli che portavano a casa il papà Umberto (Sivori) e lo zio Gianni (Platini), e lo fa con la stessa capacità di unire le doti di manager a quelle di gentleman. Perché Ronaldo l’intesa finale l’ha trovata con Agnelli, il quale è volato personalmente in Grecia per andare a stringere la mano dorata. E su questa intesa ora la Juve può dormire sonni tranquilli, perché il dialogo sarà sempre diretto tra i due e le soluzioni migliori ad eventuali problemi saranno concertati di volta in volta.

STRADA - Ma la scalata, per arrivare così in alto, non è stata affatto semplice. Basti ricordare che si partì, tra le altre cose, con il rifiuto di Di Natale. Perché la Juve non trasmetteva fiducia. Le cose sono un po’ cambiate. E così si è passati agli ingaggi di Matri, Vucinic, Isla, Ogbonna, Morata, Dybala, Higuain e Douglas Costa: sono loro gli acquisti più costosi di ognuno degli otto anni di presidenza Agnelli. L’ultimo è Cristiano Ronaldo, che trasforma completamente l’universo bianconero.

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