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Pagellone Juve: Ronaldo senza rivali, Chiellini leader, Matuidi infinito

Juventus FC via Getty Images

I voti ai bianconeri che hanno vinto l'ottavo scudetto consecutivo: favoloso Kean, Jolly Emre Can, Dybala in salita

Joao Cancelo 8
All’Inter aveva fatto vedere qualcosa, alla Juve ha fatto vedere tutto. Vale a dire la sua straordinaria bravura nell’attaccare la fascia. Defi nirlo terzino è riduttivo, è un fantasista spostato sulla fascia, un’ala che ogni tanto difende, un attaccante aggiunto, un creativo e un creatore di gioco e di giocate. Quando arriva in velocità di fronte al terzino avversario diventa imprendibile.
Leonardo Bonucci 8
L’anno trascorso al Milan gli ha fatto capire cosa avesse perso. Il ritorno alla casa madre gli ha giovato, ma anche la Juve ha tratto dei benefi ci dal reinserimento di un centrale del suo livello, soprattutto nell’anno in cui Barzagli si è fermato per tanto tempo. Tre gol al suo attivo, mica pochi per un difensore.
Giorgio Chiellini 8,5
Il miglior giocatore della Juventus dopo Ronaldo. All’età di 35 anni (da compiere) dimostra come il calcio sia uno sport per chi ha vera passione. Come lui. Una passione che aiuta a migliorarsi di continuo. Come carattere, personalità, autorevolezza è sempre stato uno dei più grandi difensori d’Europa, i suoi detrattori (pochi, molto pochi per la verità) lo criticavano sul piano tecnico e sotto questo aspetto Giorgione ha continuato a fare dei progressi. Tempo fa, in una intervista a un periodico sportivo, Allegri lo portò come esempio di professionalità: «Se uno si ricorda del Chiellini di 5 anni fa, già allora una marcatore pazzesco, e lo vede oggi, si accorge di quanto sia migliorato con la palla fra i piedi». La manovra della Juve parte con il lancio di Bonucci oppure con Chiellini che porta palla e poi la distribuisce ai centrocampisti o agli esterni. Ma non c’è dubbio che il suo pezzo forte sia ancora la marcatura, il corpo a corpo: scappare a questa roccia è un compito che, anche in questa stagione, sfiora l’impossibile.
Cristiano Ronaldo 9
Il portoghese mette nella sua bacheca formato XXXL un altro record: mai nessuno è riuscito a vincere i tre campionati più importanti d’Europa, Inghilterra, Spagna e Italia. C’è già stato chi s’è fregiato del titolo di tri-campione, come Ibrahimovic, ma dopo Italia e Spagna ha vinto la Ligue 1 che, come grado di diffi coltà, non è pari alla Premier. Cristiano ha fatto notizia solo all’inizio della stagione, quando non segnava... Tre partite, Chievo, Lazio e Parma, zero gol. E tutti a dire “le difese italiane sono più forti, la Juve non è abituata a giocare con un fuoriclasse, lui non scatta più come a Madrid”, fi n quando è arrivato il Sassuolo, doppietta e ripartenza. Da quel momento è stato incontenibile o, più semplicemente, è stato Cristiano Ronaldo. L’imprendibile CR7. E’ vero che la sua partita top è arrivata in Champions League contro gli storici nemici dell’Atletico, del resto quello è il suo territorio (come ha dimostrato anche contro l’Ajax), ma in campionato ha aumentato ancora di più la diff erenza fra la Juve e tutte le altre. Quello che colpisce ancora adesso, a 34 anni compiuti, è la freschezza atletica, la capacità di prolungare lo scatto e di accelerare dentro uno strappo. Non c’è, in tutto il mondo, un giocatore che alla tecnica sublime riesca ad abbinare la sua straripante personalità.

Ronaldo: «È solo l'inizio»

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