Per quanto sia più simile a un robot che a un uomo normale, il 5 febbraio Cristiano Ronaldo compirà 35 anni, a fi ne stagione ci sarà pure l'Europeo da disputare, forse il momento di pensare a una gestione diff erente fi n dalle prime battute è arrivato. Anche alla Continassa si ragiona in tal senso.
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Cristiano Ronaldo un anno fa
Senza andare troppo oltre, tra Juve e Portogallo sono in calendario 29 partite fi no al 31 dicembre 2019, potrebbero diventare 30 se alla fi ne la Supercoppa con la Lazio venisse anticipata rispetto alla passata stagione quando si svolse a gennaio in Arabia Saudita. Tre già disputate, ne restano tante, forse troppe. Anche per lui. Che così tante non ne gioca dal 2014/2015, quando non aveva ancor sfondato il muro dei trent'anni. Anche se negli ultimi due anni non è mai stato escluso per scelta, né da Zinedine Zidane né da Max Allegri.
Come gestire Cristiano Ronaldo
Un dettaglio fondamentale. Perché guidare l'attacco del Portogallo non significa solo accumulare altri minuti pesanti nelle gambe, ma anche rinunciare a quelle tre fi nestre di pausa che la scorsa stagione lo aiutarono e non poco: per staccare di testa ancor più che atleticamente. Così a Maurizio Sarri toccherà un fattore da gestire in più rispetto all'ultima prima parte di stagione dell'era Allegri.
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