TORINO - Andrea Agnelli ha ritirato il riconoscimento della Camera di Commercio come "Torinese dell'anno". Il presidente della Juventus ha tenuto un discorso nel quale ha posto l'accento sulla forza del collettivo: "Una persona non fa la differenza, ma un gruppo può farla". Poi aggiunge, ritornando al 2010 quando salì ai vertici della società bianconera: "La Juventus aveva già scritto la storia del calcio, ma con qualche ruga di troppo. Da allora senza la passione, i piani strategici e gli investimenti che abbiamo realizzato, sarebbe stata solo un altro dei ricordi della città, un ricordo vivo e presente, ma pur sempre un ricordo. Invece oggi la Juventus è una società leader in Europa che dà lavoro a oltre 900 persone, il triplo del 2010" di cui 650 assunte in questi anni e poi aggiunge: "In questo territorio evidentemente depresso, ha attirato 400 milioni di investimenti". Continuando nel suo discorso, Agnelli ha spiegato i motivi per i quali la Juve è una società vincente perché nel business, non solo calcistico, è fondamentale "concentrarsi sulle priorità. Farlo vuol dire decidere e così facendo, anche chi oggi si lamenta, domani dovrà ricredersi. Come ho imparato da mio padre, bisogna avere la caparbietà per raggiungere gli obiettivi, è troppo facile cambiare idea".
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