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Agnelli: "Sono stato a cena con Zhang, priorità alla salute pubblica"

Il numero uno della Juve: "Stimo molto il presidente dell'Inter. Ci siamo confrontati qualche settimana fa e so che condividiamo le stesse preoccupazioni sull'emergenza coronavirus. In Champions meglio la Roma dell'Atalanta"

LONDRA (INGHILTERRA) - La Serie A è pronta a tornare in campo, anche se a porte chiuse e senza il calore dei tifosi sugli spalti. Il presidente della Juve Andrea Agnelli,  intervenuto oggi a Londra al FT Business of Football Summit, ha ribadito di essere d'accordo con la decisione del governo italiano:"Fa parte delle autorità assumere determinate decisioni, ai club spetta di rispettarle. La priorità in questo momento deve essere la tutela pubblica, come ha sempre sostenuto la Juventus".

Agnelli e la stima nei confronti di Zhang

"Steven Zhang? Lo stimo molto, ci siamo confrontati qualche settimana fa e so che condividiamo le stesse priorità sull'emergenza coronavirus", commenta il numero uno bianconero, che poi rivela: "Due settimane abbiamo cenato assieme e avevamo lungamente discusso dell'epidemia in corso, in Cina e non solo. Lo stimo molto, e so che anche per lui la priorità è la tutela della salute pubblica. Non spetta ai club assumere determinare iniziative, noi dobbiamo rispettare le leggi". 

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Agnelli: "Danni economici? Ci penseremo dopo"

Andrea Agnelli chiosa poi sui danni economi causati dal disputare i match a porte chiuse: "In questo momento dobbiamo tutti concentrarci su questa emergenza, fare in modo che venga contenuta ed eventualmente risolta. Tutte le aziende verranno colpite, direttamente o indirettamente, da questa crisi. Voglio guardare questa situazione con realismo, e dunque mettere in atto ogni misura necessaria per combattere il virus. Ma anche con ottimismo, perché una soluzione si troverà".

Agnelli: "In Champions meglio la Roma dell'Atalanta"

"Ho grande rispetto per quello che sta facendo l'Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club. È giusto o no?". Così Andrea Agnelli, presidente della Juventus, parlando del futuro delle competizioni internazionali in occasione del FT Business of Football Summit a Londra. "Quello che stiamo facendo è analizzare le dinamiche e capire cosa vogliono i consumatori, non domani, ma tra 10 o 15 anni", ha aggiunto. "Oggi ci sono posizioni dominanti, dei grandi mercati e delle grandi leghe. Le leghe minori hanno meno possibilità di lottare", ha spiegato. Guardando al calcio italiano, Agnelli ha riconosciuto che la Roma "ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell'Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori, con quello che ne consegue a livello economico. Bisogna anche proteggere gli investimenti e i costi". "Il punto - ha concluso Agnelli - è come bilanciare, quanto pesa il contributo al calcio europeo e quanto pesa la prestazione di un singolo anno".

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